Traduzioni

27 marzo 2008

biglietti-scherzetti

tutto nasce da una battuta, più che un'intenzione, a margine di una nota di giovanna che segnalava nella finanziaria una norma sul rimborso fiscale dei biglietti e riprendeva l'invito di non i ricordo quale ente a non gettare i biglietti (il tutto è nell'archivio di oggi in cantiere sul blog).

cara carla,

...Per il resto, ho sperimentato il riuso del biglietto del bus (suggerimento di Susi nel blog). Scendendo dalla Cumana, ho dato il mio biglietto (usato per 10 minuti) ad una ragazza che stava avvicinandosi alla biglietteria per comprarlo. Mi è sembrata la soluzione più pratica. La tipa è rimasta assai perplessa per un attimo, poi ha sorriso e ringraziato. Io mi sono divertita assai. Fino a quando la security della sespa non mi (bip...), mi sembra una bella pratica di “incursione” civile. la proporrei come buona pratica di valorizzazione dei mezzi pubblici e di acquisto condiviso dei biglietti. (bip...).

Saluti
Giovanna

ndr (i bip sono miei omissis d'autorità)

rif da susi a giovanna e carla

anche io e gigi domenica l'abbiamo fatto, fuori alla metro a piazza cavour ce l'hanno chiesto e glielo abbiamo dato. poi non abbiamo trovato posto al concerto che c'era al museo e siamo tornati indietro e abbiamo pagato un altro biglietto, comprendendo che prima di darlo bisogna essere sicuri di non dover tornare prima del tempo. Legalmente non credo che anm o sepsa possano fare nulla, ma mi informerò e in ogni caso è una questione che prenderei davvero volentieri.

da carla a giovanna

cara giovanna,

Per quanto riguarda i biglietti dei servizi di trasporto pubblico è un'iniziativa che non condivido, i biglietti bisogna pagarli perchè le aziende vivono anche di biglietti.
MI sono occupata dell'ANM per 5 anni e ho fatto una battaglia proprio per far pagare i biglietti agli utenti, per risanare l'azienda.

da giovanna a carla e a susi

Cara Carla,
L’iniziativa proposta non è per non pagare il biglietto, ma per farlo “vivere” tutti i 90 minuti, e promuovere il maggiore uso dei mezzi pubblici con biglietto obliterato e valido. Mi rendo conto della tua perplessità. Possiamo trovare una soluzione creativa?
Io uso i mezzi pubblici e pago sempre il biglietto, ma prendo la Cumana per un tragitto di 3 minuti, e poi la riprendo la sera, sempre per 3 minuti. Perché non consentire al mio biglietto di portare qualcuno per un altro pezzo di strada?
Ho avuto un’idea così scorretta? Sono disposta a rifletterci meglio


da susi a carla e giovanna

care carla e giovanna,
dalle prime indagini che sto svolgendo osservo quanto segue:
sul retro del biglietto è scritto: una volta convalidato il biglietto è personale e non può essere ceduto. Non credo che vi siano al riguardo riferimenti giuridici, ma piuttosto si tratta di una regola interna forse legata ad una offerta "a prezzo promozionale". La regola non è chiara perchè c'è promiscuità tra possesso- ceditura nel momento della fruizione del servizio e titolarità del biglietto che richiederebbe la trascrizione dei dati anagrafici (come avviene per l'abbonamento).
Quanto all'impatto economico per capire se vi è danno per il venditore occorrerebbe saper meglio il rapporto medio utenze/tempi e, posto che non sembrano esserci costi di servizio diversi nelle due diverse ipotesi di utilizzo del biglietto (unica per l'intero periodo o plurima per frazioni di periodo) ma solo mancati introiti aggiuntivi, valutare, considerato che il costo del servizio dovrebbe fare riferimento principalmente al mezzo e alla linea percorsa e solo marginalmente al numero di utenti o alla lunghezza delle fruizioni, se all'azienda non converrebbe ponderare il costo considerandolo anche plurimo ovvero se all'utente non converrebbe pagare a percorrenza. Insomma se il prezzo così com'è è giusto (aziendalmente e socialmente).
Sotto il profilo sociale, 1 euro e 10 al dì non mi sembra roba che si possa marginalmente gettare di questi tempi considerato anche che chi usa i mezzi pubblici qui da noi più che altrove non naviga nell'oro, paga più che altrove (a Roma 1 euro) e aspetta-perde più tempo La redistribuzione, da questo punto di vista, mi sembra conventiente ed equa per noi.
I margini di perdita per l'anm, su residui di 90 minuti, sarebbero tanto forti? e non recuperabili con altre efficienze, ad esempio di immagine?. E poi il trasporto pubblico non è co-finanziato ?
comunque tutto questo adesso lo vorrei mettere sul blog che ne dite? è uno spunto, in sè forse anche scemo ma forse significativo dell'intreccio tra "temi" e "quello che ci capita".

da giovanna a susi

Sui biglietti dei bus, si potrebbe partire con l’iniziativa, in parte discutibile, che sfrutta l’interpretazione creativa di una regola, comunque per promuovere mezzi pubblici e biglietti pagati, e indurre nei gestori o negli amministratori la valutazione di inserire nell’offerta dei titoli di viaggio un nuovo titolo utilizzabile in questo modo, e proprio allo scopo di promuovere una mobilità più sostenibile. Io sarei disposta anche ad andarci a parlare.

Ciao Giovanna

da carla a giovanna e susi

Mie care,
non è soltanto una questione giuridica, ma per me sostenziale.
Parliamo di città ecosostenibili, di salvaguardia dei beni comuni (fra i quali anche aria e suolo) e uno dei settori più coinvolti è proprio quello dei trasporti.
Penso siamo tutte d'accordo che bisogna promuovere i trasporti pubblici, per migliorare la qualità dell'aria, per diminuire la congestione da traffico e l'inquinamento visivo dovuto alle macchine in circolazione e in sosta.
Un trasporto pubblico efficiente costa e questi costi sono coperti per il 20% dai biglietti e per l'80% dai contributi pubblici. Questi ultimi, dopo una breve stagione di potenziamento nel primo Governo Prodi, hanno subito con le finanziarie successive un progressivo decremento che ha portato ad una oggettiva contrazione del servizio offerto, ovviamente soprattutto per quanto riguarda il trasporto su gomma.
Secondo me quindi vanno pagati i biglietti se non altro per pretendere un servizio migliore, andrebbe quindi privilegiato l'abbonamento che rimane ad un costo tutto sommato conveniente.

ed infine (per adesso) da giovanna a carla e susi

sono daccordo a pubblicare sul blog, non voglio proporre iniziative scorrette. sono anni che predico di prendere i mezzi e di pagare il bilgietto, i miei figli mi prendono anche in girotrovo interessante la prospettiva di trovare un modo per creare un meccanismo incentivante e divertente per cui da un utente si possa spingere un altro utente ad usare il mezzo pubblico

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