Traduzioni

14 marzo 2008

Il Percorso partecipativo al Bilancio 2008 della Regione Lazio

PERCORSO PARTERCIPATIVO

BILANCIO 2008

La Regione Lazio ha avviato un processo di partecipazione alle proprie scelte economiche e finanziarie. Il percorso di partecipazione al Bilancio 2008 è stato un percorso ragionato che ha adeguatamente miscelato forme di partecipazione volontaria con una selezione di campioni rappresentativi. Sono stati invitati le cittadine e i cittadini di sei comuni laziali e tre municipi romani a due iniziative cadenzate nel tempo. I comuni sono stati scelti fra i 114 che stanno sperimentando processi di partecipazione al bilancio, su iniziativa e sollecitazione regionale. La selezione del campione comunale è avvenuta tenendo conto dei seguenti due criteri: dimensione geografica e collocazione territoriale. Si è quindi tenuto altresì conto della densità demografica e della necessità di rappresentare tutte e 5 le province laziali. Nel dettaglio le realtà territoriali coinvolte sono state: Bracciano, Corchiano, Genzano, Priverno, Scandriglia, Sora, i Municipi di Roma XI, XIII e XVII. In ciascuno dei comuni (o municipi) sono stati organizzati due incontri. Nella prima delle due iniziative pubbliche sono state illustrate ai partecipanti le politiche regionali e le opzioni possibili su quattro grandi questioni. Nel secondo incontro, dopo avere dato il tempo ai partecipanti di leggere la documentazione da noi prodotta e di riflettere su quanto illustrato, gli stessi sono stati divisi in gruppi e con l’ausilio di facilitatori hanno espresso le loro opinioni e hanno suggerito modifiche o integrazioni.

Le quattro aree tematiche prescelte sulle quali abbiamo concentrato il processo di partecipazione pubblica sono state:

1) le politiche ambientali e agricole. Le alternative poste sono state: potenziare l’utilizzo di fonti rinnovabili; potenziare il sistema di raccolta differenziata; favorire il risparmio energetico; incrementare la qualità e la sicurezza dei prodotti agroalimentari;

2) le politiche del lavoro. Qui le alternative poste sono state: migliorare la capacità del servizio per l’impiego nel far incontrare domanda e offerta di lavoro; implementare il fondo per il reddito sociale garantito; implementare gli strumenti per favorire l’emersione del lavoro sommerso;

3) le politiche per la mobilità. Le alternative poste sono state: implementare il sistema pubblico di mobilità sostenibile integrata; ridurre la circolazione delle merci su strada; realizzare un sistema di infomobilità;

4) le politiche sociali. Le alternative sono state: implementare fondi di assistenza/beneficenza per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale; implementare la rete dei servizi sociali.

Complessivamente sono stai illustrati ai cittadini 12 argomenti. Per ciascuno di essi sono stati spiegati i pro e i contro di ognuno in modo da permettere loro di dare una risposta partendo da un livello, il più elevato possibile, di conoscenza del problema e del tema. L’intento non è stato quello di mettere in contrapposizione i temi, bensì di selezionare le priorità. Non si trattava quindi di scegliere tra l’una o l’altra proposta ma di evidenziare le iniziative a cui dare maggiore sostegno tra le 12 proposte presentate. Per ognuna di esse i partecipanti hanno avuto modo di esprimersi con un voto da 0 a 100. Stessa possibilità è stata concessa in una sorta di decima assemblea virtuale ai navigatori in rete. Infatti attraverso internet era possibile per tutti gli altri cittadini informarsi sul percorso di partecipazione, scaricare il modulo ed inviarlo in formato elettronico.

Guardando ai numeri totali hanno presenziato agli incontri circa 5 mila persone a cui vanno aggiunti il migliaio di contatti sul sito. Dei circa 6 mila cittadini che hanno volontariamente partecipato agli incontri (reali e in rete) è stato selezionato un campione di 300 persone, prescelto per fasce di età, luogo di provenienza, titolo di studio e attività professionale. Questo campione si è reso disponibile a compilare un approfondito questionario nel quale ha votato con una preferenza da 1 a 100 ciascuna delle 12 opzioni presentate. Possiamo qualificare tale partecipazione come una partecipazione informata. Gli è stato riconosciuto un impatto deliberante visto che se ne è tenuto conto nella successiva redazione del documento contabile. Per questo il processo si è concluso prima della approvazione in Giunta della proposta di legge finanziaria 2008. All’interno dei questionari ogni cittadina o cittadino poteva esprimere, come detto, un voto da 0 a 100. Per cui il voto massimo per ciascuna delle 12 opzioni non avrebbe potuto superare comunque la quota 30 mila.

I risultati raggiunti sono così sintetizzabili:

1. Il potenziamento del sistema di raccolta differenziata ha ottenuto 23.121 voti.

2. Il potenziamento dell’utilizzo di fonti rinnovabili di energia ha ottenuto 22.542 voti.

3. L’incremento della qualità e della sicurezza dei prodotti agro-alimentari ha ottenuto 19.967 voti.

4. Il potenziamento dei metodi di risparmio energetico 19.862 voti.

5. Il miglioramento del servizio di offerta/domanda di lavoro 19.772 voti.

6. L’implementazione degli strumenti per favorire l’emersione del lavoro sommerso 19.717 voti.

7. Il rafforzamento della rete dei servizi sociali 19.679 voti.

8. Il sostegno al sistema di mobilità sostenibile integrato 19.105 voti.

9. La riduzione della circolazione di merci su strada 17.352 voti.

10. L’implementazione del reddito sociale garantito 17.267 voti.

11. La creazione di un fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale 16.636 voti.

12. La realizzazione di un sistema di info-mobilità 16.016 voti.

Una analisi dei dati e dei risultati ci porta alle seguenti tre considerazioni finali:

• I trecento che si sono espressi con un voto su dodici questioni tutte importanti e tutte già prese in considerazione dall’amministrazione in questa proposta di legge di bilancio regionale hanno comunque evidenziato una particolare sensibilità sulla questione ambientale. Ha sicuramente avuto una influenza in questo senso il grande impatto mediatico avuto dal premio nobel concesso al Comitato delle Nazioni Unite che ha lanciato l’allarme sul clima e sui rischi per il pianeta.

• Lo scarto di voti tra le varie opzioni è limitato. Nessuna delle dodici opzioni è stata ritenuta non degna di avere almeno 50 voti in media.

• Ha meno

appeal

tutto ciò che è programmatico rispetto a ciò che ha un impatto immediato sulla vita delle persone.

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