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25 marzo 2008

Arcipelago Napoli - La riunione di martedì 18 marzo

care e cari,ecco qua, anche se con un po' di ritardo arriva il report della riunione del 18 scorso.
Come al solito la riunione è stata lunga, partecipata dai presenti, con approfondimenti sui vari aspetti. Il tema era, come sapete, come proseguire dopo il buon risultato del Cantiere napoletano.Provando a schematizzare (cosa mai facile data la densità delle nostre riunioni) sono emerse le diverse proposte:
Rafforzare il blog, provando a strutturarlo in più parti (appelli, promozione di iniziative; dibattito, ecc), considerandolo come uno degli strumenti più idonei per mantenere i contatti, per aggiornarcisulle nostre pratiche ei nostri pensieri, per dialogare e approfondire argomenti. Insomma per "quel non perderci di vista" a cui molti si rifacevano dopo il cantiere.
Ma per non perderci di vista non basta il blog, e così dalla riunione dell'altra sera sono emerse anche delle altre proposte (forse non ancora definite nel dettaglio, e forse convincenti non allo stessomodo per tutti).
Una considerazione che ci ha trovato d’accordo è che, va bene lavorare insieme, ma per farlo, così come è avvenuto per il cantiere di febbraio, è necessario essere organizzati e “finalizzati”, ad esempio, creando gruppi di lavoro, dandoci obiettivi concreti e anche qualche scadenza. Ed è necessario saper ricercare e trovare, su qualsiasi tema o questione di interesse, buone pratiche di realizzazione, che sappiano mettere in relazione analisi teorica ed empirica, studio ed esperienze concrete, specialismi, contestualizzazioni e generalizzazioni ecc… Bello a dirsi ma per farlo l’impegno necessario è forte e dunque siamo chiamati a pronunciarci con concretezza e dettaglio su quello che ciascuno può e vuole metterci di proprio.
Per fare cosa ? Sul cosa le prime proposte sono:
continuare sulla pista Partecipazione, sia approfondendo il tema della legge di iniziativa popolare (sul modello toscano), sia, e forse soprattutto, analizzando i punti di forza e le criticità delle esperienze che a Napoli e in regione su questo lavorano e agiscono. Susi Veneziano si è impegnata a definire nel dettaglio una possibile proposta di lavoro e di attività;
un altro tema è stato quello della Conciliazione e delle reti basse (Giovanna D’Alfonzo si è impegnata a formulare una proposta di lavoro più definita), provando a lavorare per progetti sperimentali in contesti territoriali e, anche, all'interno della rete che si è costruita intorno al cantiere, su banche del tempo, gruppi di acquisto solidali, autoaiuto, car sharring, ecc) come forma di rafforzamento dei legami, di superamento dei corporativismi e di un idea di identità che si forma e si alimenta dall'annullamento di quella degli altri.
Su queste due prime proposte (ma se ne possono fare e accogliere altre), una volta preparate le schede introduttive sonderemo l’interesse di tutte e tutti e soprattutto raccoglieremo impegni e disponibilità concrete di lavoro, con una scheda di partecipazione al gruppo di lavoro da compilare e una agenda del gruppo per fissare incontri, tempistica e quant’altro.

Infine, ancora una volta abbiamo ribadito che il cantiere è un luogo/spazio liquido, che non si vuole sostituire alle esperienze presenti o invadere campi, ma piuttosto valorizzare, promuovere, far dialogare tali esperienze e le loro iniziative. Infine (almeno questa è una mia sensazione che può essere tranquillamente smentita), in qualche modo, in forme più o meno esplicite, con accenti differenti mi pare sia tornato e "aleggiato" il tema del rapporto tra il cantiere e la politica. Intendiamoci, non attorno alle elezioni, al voto o cose simili, ma rispetto al futuro, al deficit di democrazia che molti di noi sentono, al non riconoscersi nelle forme tradizionali della rappresentanza, al che fare per il futuro....una discussione del tutto aperta, che forse non ci sentiamo di affrontare davvero...
Per ora è tutto, come sempre sono graditi suggerimenti, aggiunte e proposte varie.
Andrea Morniroli

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