Il giorno 04/03/08 le seguenti Associazioni che operano sul territorio flegreo: Sentinella, Lello Mele, Area Flegrea, Altromodo Flegreo, Meetup Beppe Grillo Pozzuoli, Rete Donne in Nero, Oltre Averno, Attivamente, Cuma vive,Comitato popolare via Napoli e altri comitati spontanei di cittadini, si sono riunite a seguito dell’incontro avuto in comune con il Prefetto Bagnato.
Le Associazioni, dopo aver preso visione del piano per la raccolta differenziata presentato dal comune in Provincia, disapprovano il predetto piano in quanto lo ritengono insufficiente alla risoluzione del problema rifiuti, oltre ad essere a breve scadenza lo si ritiene scarso di contenuto logistico nonché oneroso per le già provate tasche dei cittadini ed infine illegittimo perché non rispettoso delle direttive Europee che obbligano le amministrazioni locali a rendere partecipi i cittadini in tutti i provvedimenti inerenti l’ambiente.
Le Associazioni ritengono necessario che preliminarmente alla raccolta differenziata, il comune di Pozzuoli debba adottare misure di emergenza per la riduzione dei rifiuti ( ad esempio ordinanze sindacali che vietino per brevi periodi la vendita di contenitori mono uso ed acqua in bottiglie di plastica e che obblighino la grande distribuzione commerciale a raccogliere gli imballaggi dagli acquirenti.
Le Associazioni, in relazione alla raccolta differenziata, ritengono che, alla luce delle esperienze nazionali e di altri paesi, l’unico sistema di raccolta che consenta di rispettare gli obblighi di legge ed arrivare al 50% di materiale differenziato entro un anno sia quello domiciliare per numero civico (porta a porta) per tutto il territorio; provvedendo immediatamente, alla separazione del rifiuto secco da quello umido e provvedendo successivamente ad una articolazione della differenziazione (carta, plastica, vetro, organico per il compostaggio etc…).
Le Associazioni, ribadiscono, per rendere utile la raccolta differenziata, la necessità di avviare subito la realizzazione di tutti gli impianti necessari, per lo stoccaggio ed il trattamento dei materiali differenziati, dalle isole ecologiche agli impianti di compostaggio, per il recupero della frazione organica.
Le Associazioni ritengono necessario disporre di sconti consistenti sulla tarsu e sulla TIA ai cittadini in misura proporzionale al rifiuto differenziato e sottolineano che il sistema di raccolta domiciliare i cui costi sono minori di quella effettuata con i cassonetti in strada, avra sicuramente effetti positivi anche sul piano occupazionale; ritengono inoltre, che l’unica garanzia per avviare effettivamente la raccolta differenziata sia la partecipazione ed il controllo dei cittadini su tutto le fasi del ciclo: occorre dunque che il governo e i vari enti amministratori cooperino con le Associazioni per l’avvio e la gestione della raccolta, e che tutte le informazioni relative (dai quantitativi raccolti agli impianti dove il materiale differenziato viene conferito per il recupero) siano pubblici e verificabili.
La Commissione Straordinaria si assuma ogni responsabilità nel caso in cui intenda continuare ad operare con la stessa logica scellerata che ha determinato tale disastro ambientale.