rispetto delle leggi non assistenzialismo
Repubblica — 28 maggio 2008
rispetto delle leggi non assistenzialismo
Mi sia consentito il legittimo diritto di replica all' articolo di Giovanni Laino "L' assistenzialismo di Rifondazione comunista". Per cultura politica e stile istituzionale risponderò solo alle questioni del sociale e non altro. In merito all' affidamento del servizio di accudienza ai disabili, sin dalla sua istituzione (1995), si chiarisce ancor meglio che vi sono state tre gare, un affidamento temporaneo per un mese circa (2006) e ben sei proroghe. Il tutto sempre affidato alle solite tre centrali cooperative. è sempre utile parlare di ciò che si conosce e non di quello che si ignora. Va ancor meglio specificata l' affermazione che il servizio di assistenza ai disabili nelle scuole è auspicabile farlo con una propria partecipata e non rivolgersi al mercato. Il paragone con personale laureato interno all' amministrazione (assistente sociale) si attiene scrupolosamente alle tabelle stipendiali in vigore al 31 dicembre 2005, dove emerge senza dubbio un risparmio dell' ente rispetto alla intermediazione delle cooperative sociali. è ancor più utile rafforzare tale assunto con il fatto che il Comune di Napoli paga ben 20,80 euro all' ora a una figura denominata coordinatore in capo a ogni impresa sociale. Per fare che cosa? Questo sì che è costo parassitario. Mi sento di dire, per onestà intellettuale, che non tutte le cooperative sociali sono uguali e non tutto il terzo settore usa gli stessi metodi di relazione con Palazzo San Giacomo. è assolutamente vera l' altra affermazione di Laino in merito al tempo del cosiddetto "ordine cronologico" con cui l' amministrazione comunale eroga le somme spettanti per le prestazioni richieste (15 mesi di ritardo). Ma va parimenti detto che chi si candida a prestare servizio ai disabili nelle scuole deve dimostrare, tra le capacità tecniche e organizzative, ricavandone per questo punteggio massimo, affidabilità economica e solidità finanziaria con idonee dichiarazioni bancarie come requisiti di accesso alla gara. Tali certezze monetarie vengono puntualmente esibite sulla carta durante la gara per sparire appena un minuto dopo aver vinto la stessa. Lavoratori mal pagati, alto tasso di litigiosità tra Comune e imprese sociali, razionalizzazione dei costi "spuri". A tutto ciò si vorrebbe rimediare con il rispetto delle leggi, affermando la dignità dei lavoratori e del lavoro e con un potere di indirizzo chiaro e univoco. Certo questa scelta non rappresenta il faro del comunismo metropolitano, ma almeno un qualcosa che assomiglia a una pratica riformista può esserlo. Altro che assistenzialismo. Il nesso tra la vicenda Osa del Comune e le presunte scelte in seno alla Regione Campania per gli Oss praticamente non esiste. Nessuna obiezione di Laino è pertinente alle scelte del Consiglio comunale, il merito delle vicende del sociale batte solo e sempre su un punto. Ho più di un sospetto a tal proposito, giammai sulla persona ma su chi rappresenta, questo sì. Nella mia vita istituzionale ho sempre anteposto qualsiasi decisione e indirizzo guardando ad alcuni criteri ispiratori. Tra questi vi sono certamente libertà di pensiero, trasparenza e scelte di indubbia moralità. Infine, alla Procura e a quant' altri debbono garantire il buon andamento e l' imparzialità delle scelte della pubblica amministrazione ho sempre scritto e denunciato io stesso su qualsiasi aspetto ritenuto non chiaro, pur essendo parte della classe dirigente della città. Ma tant' è.
L' autore è presidente del gruppo Prc del Comune di Napoli
RAFFAELE CAROTENUTO