Traduzioni

31 maggio 2008

il lavoro occasionale

Debutta il ticket contro il lavoro nero


Blocchetti prepagati per retribuire legalmente gli operai durante la vendemmia


di Piero Ricci


Ora che s´avvicina il periodo dell´acinino, come si chiama la pulitura dei grappoli prima delle vendemmia dell´uva da tavola, per gli studenti che, finita la scuola, vanno per vitigni e tendoni a
racimolare qualche spicciolo, c´è la possibilità di emergere dalla condizione di lavoratore in nero. Per quest´anno, nelle campagne pugliesi, i viticoltori potranno sperimentare il voucher vendemmia.
Funziona più o meno così: l´imprenditore agricolo o il coltivatore diretto può acquistare i ticket agli sportelli dell´Inps o delle Poste: dieci euro all´ora "tutto compreso" di paga, contributi previdenziali e assicurativi da dare al lavoratore occasionale, studente o pensionato, che si sarà iscritto nelle liste dedicate presso l´Inps. Il bracciante occasionale si farà accreditare il corrispettivo dei ticket ricevuti sul suo tesserino avuto al momento dell´iscrizione nelle liste. E sarà il suo bancomat, sul quale si ritroverà la paga netta: per ogni dieci euro, ne incasserà 7,50. Gli altri 2,50 andranno all´Inps, per la copertura contributiva, all´Inail per la copertura assicurativa contro gli infortuni, e all´Inps o alle Poste per il servizio vendita dei voucher.
È una delle misure della legge Biagi che parte come sperimentazione, prima di essere estesa ad altre forme di lavoro occasionale come quello della baby sitter, della badante, della domestica o dello stesso professore di liceo che dà lezioni private: per ogni lavoro, ci sarà un ticket che avrà una diversa paga oraria in base al tipo di lavoro occasionale svolto.
Per ora la sperimentazione riguarda il lavoro in agricoltura e in particolare per la vendemmia e le operazioni imminenti ad essa connesse. La Puglia è tra le prime al Sud a sperimentare questa
forma di lotta al lavoro nero ma anche di tutela nei confronti delle aziende agricole e dei coltivatori diretti che nel voucher possono trovare l´antidoto opportuno alle ispezioni con annesse sanzioni per lo sfruttamento del lavoro a nero.

La convenzione è stata firmata ieri alla Regione, presenti il presidente della giunta pugliese, Nichi Vendola, l´assessore regionale alle Politiche agricole, Enzo Russo, il presidente
regionale dell´Inps Mario Di Corato e il direttore regionale dell´Inail, Alfredo Violante.
L´assessore Russo soppesa più i pro che i contro: «Pensiamo di offrire occasioni di impiego e d´integrazione di reddito a soggetti considerati a rischio di esclusione sociale o non entrati ancora nel mondo del lavoro, o sul punto di uscirne». Ma c´è anche l´obiettivo di far emergere il lavoro nero. I vantaggi per i datori di lavoro non mancano: primo fra tutti quello di non essere più
obbligati a firmare un contratto con i lavoratori occasionali. E anche con un giorno di anticipo. Certo: c´è sempre la possibilità di ricorrere al nero, ma con le ispezioni, non sempre si è sicuri
di farla franca. Per il bracciante occasionale, spesso studente o pensionato, la consolazione di non sentirsi un lavoratore di serie B, di mettere da parte una "paghetta" esentasse che non lo priva
del suo stato di disoccupato o inoccupato, ma ricevendo in cambio una copertura previdenziale e assicurativa.
Il problema, ora, è mettere insieme domanda e offerta con una campagna di informazione che deve riguardare soprattutto il lavoratore. È lui che deve iscriversi in un apposito elenco e
ottenere il badge che gli servirà da bancomat sul quale accreditare i ticket. E poi bisognerà spiegare agli agricoltori che i ticket s´acquistano presso l´Inps o presso gli sportelli della
Posta.
Sarà un comitato di coordinamento regionale, titolato ad adottare tutte le decisioni, anche sanzionatorie, a verificare gli effetti della sperimentazione. Funzionerà? Ieri, all´atto della
sottoscrizione, gli unici presenti erano quelli della Coldiretti. «Tutto nasce - spiega il direttore della Coldiretti pugliese, Antonio De Concilio - per garantire certezze al lavoratore occasionale ed evitare vertenze da parte dell´imprenditore. Se ciò non sarà garantito, tutto sarà stato inutile».

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