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31 maggio 2008

16° congresso nazionale del Biologico a Modena da 16 al 20 giugno

Sabatosera online - l'informazione utile
29 maggio 2008

Presentato il 16° congresso mondiale del biologico, si terrà a Modena
E’ stato presentato a Roma, nella sede dell’Associazione della Stampa estera, il 16° Congresso mondiale Ifoam del biologico, che si svolge a Modena dal 16 al 20 giugno.
Sono intervenuti, tra gli altri, il presidente di Ifoam Gerard A. Herrmann, l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni, l’assessore provinciale Graziano Poggioli e i
rappresentanti dei movimenti biologici di oltre cento Paesi, agricoltori e produttori di tutto il mondo, e poi scienziati e attivisti di fama internazionale, insieme con l’obiettivo di costruire un futuro sano, equo e solidale.
Dal 16 al 20 giugno Modena diventa la capitale del bio ospitando il XVI Congresso mondiale Ifoam dell’agricoltura biologica, cinque giornate di conferenze tecniche e iniziative di divulgazione per confrontarsi su salute, ecologia, equità e responsabilità e presentare le più recenti novità sul fronte della ricerca. Organizzato da Ifoam (la Federazione internazionale che riunisce i movimenti per l’agricoltura biologica di 108 Paesi) e da ModenaBio2008, un consorzio creato dalla Provincia di Modena e da Aiab (Associazione italiana per l’agricoltura biologica) dell’Emilia Romagna, il Congresso richiamerà a Modena i protagonisti internazionali dell’agricoltura biologica, dell’economia e della cultura sostenibile.
A dare il titolo all’edizione del 2008 - che segue di tre anni l’ultima di Adelaide in Australia - lo slogan “Coltivare il futuro”, scelto per sottolineare il ruolo che l’agricoltura biologica può giocare nel garantire alle prossime generazioni un ambiente sano e sostenibile.
IL SETTORE DEL BIOLOGICO
Con 30,4 milioni di ettari certificati e un mercato del valore di 26 miliardi di euro, l’agricoltura biologica è in crescita. Secondo il rapporto Ifoam l’Italia è al quinto posto nel mondo con 1,07 milioni di ettari convertiti al biologico (l’Australia rimane sempre in testa con 11,8 milioni di ettari). Il nostro Paese è leader in Europa anche nella produzione di vini bio, con 30 mila ettari di terreno a viticoltura biologica. Modena e l’Emilia-Romagna sono state scelte come sedi del Congresso mondiale Ifoam per i primati che vantano. L’Emilia Romagna rappresenta un’eccellenza internazio-nale con 4.102 imprese certificate e 92 mila ettari di superfici agricole coltivate a biologico. E’ al primo posto in Italia per numero di mense scolastiche (127), quasi il 15% dei pasti bio serviti ogni giorno nelle scuole d’Italia (112 mila su 924 mila).
Numeri e dati parlano chiaro: a partire dalle prime esperienze di agricoltura biologica, avviate a Modena alla metà degli anni ’70, il territorio ha sviluppato attività avanzate e ha contribuito a promuovere la cultura del biologico e di uno stile di vita sano e sostenibile. Negli anni ’80 sono nate le prime “Fattorie didattiche”, molte delle quali biologiche. Oggi sono 53 e ogni anno aprono le porte a chiunque sia interessato a vivere un contatto diretto con la natura e con le tradizioni contadine. Standard altissimi contraddistinguono poi la produzio-ne biologica dei prodotti tipici: dall'aceto balsamico tradizionale al prosciutto, dal Parmigiano Reggiano ai vini Lambruschi. Ma il territorio modenese è all’avanguardia anche nei programmi di educazione alimentare e nell’introduzione di menu bio nelle mense delle scuole. Sono 343 gli asili e le scuole interessate dal servizio di pasti biologici (con oltre 12.700 pasti al giorno) e l’obiettivo a breve termine è di portare al 65% l’utilizzo di prodotti da agri-coltura biologica nella refezione scolastica.
I PROTAGONISTI
A discutere di agricoltura biologica nel mondo e del suo ruolo per garantire un futuro sostenibile al pianeta saranno esperti, tecnici e produttori del nord e del sud del mondo e molte personalità di spicco interna-zionale, come Vandana Shiva e lo scienziato etiope Tewolde Berhan Gebre Egziabher, vincitori del “Right Livelihood Award” (il Premio Nobel alternativo per la pace), il presidente boliviano Juan Evo Morales, già leader del movimento sindacale dei “cocaleros” e sostenitore convinto del bio, e l’enogastronomo Carlo Petrini, il fondatore del movimento “Slow Food”, di recente indicato dal quotidiano The Guardian tra le “50 persone che potrebbero salvare il pianeta”. Saranno presenti al Congresso anche il sociologo Wolfgang Sachs, direttore scientifico del “Wuppertal Institut per il clima, l’ambiente e l’energia”, l’agronomo e genetista Howard-Yana Shapiro, da oltre 35 anni esponente di spicco dell’agricoltura organica, l’attuale direttore generale dello Unep (United Nations Environment Programme) Achim Steiner, l’antropologo ed economista Serge Latouche, tra i massimi sostenitori della decrescita conviviale.
I TEMI
Cuore del Congresso sarà la seconda conferenza Ifoam “Cultivating the future based on science”, tre giornate di studio - dal 18 al 20 giugno - dedicate ad approfondire i quattro principi dell’agricoltura biologica: la salute, l’ecologia, l’equità solidale e la cura.
Le discussioni si svilupperanno seguendo un filone divulgativo (Systems Values Track) per la presentazione e lo scambio di esperienze pratiche, e un filone scientifico (Scientific Research Track), dove saranno illustrate le più importanti ricerche in corso.
Nelle oltre cento sessioni di lavoro, scienziati, agronomi, produttori, sociologi ed economisti di tutto il mondo si confronteranno così su temi che vanno dalle produzioni vegetali alla zootecnia, dalle politiche di sviluppo alle energie rinnovabili, dai diritti umani e la giustizia sociale alla cooperazione internazio-nale. E poi gestione e uso dei fertilizzanti, metodologie di coltivazione organica, biodiversità, sicurezza e qualità dei prodotti biologici, politiche agrarie interna-zionali e il peso dell’agricoltura nei Paesi in via di sviluppo, temi che saranno discussi secondo un approccio interdisciplinare, teso da una parte a valorizzare le esperienze locali e regionali, e dall’altra a promuovere l’innovazione in tutti i campi della produzione biologica e la cooperazione tra i differenti attori. Oltre alle presentazioni dei “paper” scientifici - ne sono arrivati circa 700, tutti valutati da esperti internazionali - saranno organizzati laboratori e visite guidate ai poli di eccellenza dell’agricoltura biologica modenese e dell’Emilia-Romagna.
IL FESTIVAL MERCATO “ECO, BIO, EQUO” E FESTA DELLA MUSICA
Accanto alle giornate di studio, espositori da tutto il mondo si ritroveranno per il Festival mercato del biologico dedicato al commercio equo e solidale. Frutta e verdura da Argentina e Tunisia, spezie dal Madagascar, formaggi, vino, conserve, erbe aromatiche da Trentino, Toscana e Puglia, ma anche cosmetici per la cura della persona e tanti altri prodotti biologici freschi e trasformati prove-nienti da tutto il mondo, insieme ai prodotti tipici del territorio, coloreranno per tre giorni, dal 20 al 22 giugno, le vie e le piazze del centro storico di Modena, dove si riuniranno oltre cento espositori. Infine, secondo la tradizionale ospitalità emiliana, durante il Congresso saranno organizzati appuntamenti culturali e gastronomici aperti a tutti coloro che vogliono condividere il gusto del buon vivere nel rispetto della terra e dei popoli. Dalla musica al teatro, dalla danza all’arte e al cinema, molte saranno le occasioni di svago “sotto il segno del bio”. Il programma di eventi collaterali contraddistinti dal logo dell’iniziativa “E’ bio”, un progetto di sensibilizzazione sui temi del biologico e di uno stile di vita sano e sostenibile, culminerà nella “Festa della Musica”, che sabato 21 giugno animerà il centro storico di Modena.
«Siamo orgogliosi - spiega Graziano Poggioli, assessore provinciale ad Agricoltura e alimentazione - che la scelta, per l’edizione 2008, sia caduta su Modena, territorio di pionieri non solo per quanto riguarda metodi e tecniche di coltivazione sostenibili, ma di una cultura del vivere in armonia con la terra. E i nostri prodotti di eccellenza (molti dei quali Dop, Doc e Igp) sono conosciuti in tutto il mondo. Il Congresso mondiale Ifoam sarà l’occasione per presentare a una platea internazionale il modello emiliano e per promuovere attività ed eventi, anche culturali, per far conoscere qualità e valori del biologico».
«Il Congresso - afferma Tiberio Rabboni, assessore regionale all’Agricoltura - sarà un momento di confronto con esperti provenienti da tutto il mondo, ma anche un’occasione per conoscere il settore del biologico emiliano-romagnolo, eccellenza in Italia e nel mondo che ha consentito a Modena di essere scelta come sede dell’evento. Le nostre aziende sono presenti in tutti settori merceolo-gici, dall'ortofrutta al vino, dalle carni ai prodotti lattiero caseari, dalle paste ai trasformati; le imprese agricole, dopo una contrazione numerica dovuta all'uscita dal comparto di una serie di aziende marginali, si stanno ulteriormente rafforzando e consolidando. Sono emiliano - romagnole anche alcune tra le più importanti realtà europee che operano nel settore della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti biologici. Dal 2000 ad oggi la Regione Emilia - Romagna ha erogato nell'ambito del proprio Programma di Sviluppo Rurale, quasi 155 milioni di euro, pari al 18% delle risorse pubbliche disponibili, a favore di 3.296 aziende agricole biologiche che rappresentano il 4% del totale delle aziende regionali. Nel periodo di programmazione 2007 - 2013, questo importo potrà ulteriormente aumentare in relazione alla maggiore disponibilità di risorse pubbliche».
L’organizzazione del Congresso mondiale segue una precisa strategia ecologica in linea con i principi dello sviluppo sostenibile promossi dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Provincia di Modena e dagli enti locali. Il Consorzio ModenaBio 2008 coinvolge tutti i fornitori e i delegati con l’obiettivo di minimizzare gli impatti negativi legati all’aumento della domanda di risorse naturali come l’acqua e l’energia e alla produzione straordinaria di inquinamento e rifiuti.

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