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11 aprile 2008

APPELLO PER IL TIBET

STOP ALLA REPRESSIONE IN TIBET

DIFENDIAMO IL POPOLO TIBETANO E LA SUA CULTURA

PATRIMONIO UNIVERSALE DELL’UMANITA’


Una brutale repressione della inerme popolazione laica e monastica del Tibet è in corso. E’ una tragedia che si sta consumando nel silenzio e nell’oscurità: non filtrano notizie dirette, è assolutamente impedito l’invio all’estero delle immagini di queste inaudite violazioni dei diritti umani da parte del governo cinese.

La Comunità Internazionale non può rimanere passiva di fronte a questo bagno di sangue e al genocidio culturale di una popolazione la cui unica colpa è quella di chiedere libertà religiosa e il rispetto delle proprie millenarie pacifiche tradizioni.


CHIEDIAMO


  • al governo cinese di porre subito fine a qualunque forma di violenza e repressione in Tibet e di ripristinare tutti i canali di comunicazione che sono stati interrotti;


  • al Presidente del Consiglio On.le Romano Prodi e al Ministro degli Esteri On.le Massimo D’Alema di adoperarsi concretamente affinché il Consiglio di Sicurezza dell’ONU – di cui il nostro paese è membro – chieda immediatamente al Governo di Pechino di autorizzare l’ingresso a Lhasa e in Tibet di una Missione di Osservatori Internazionali che possa indagare, informare e intervenire sulle attuali violazioni dei diritti dell’uomo, tentando di favorire l’apertura di un dialogo per una soluzione pacifica del conflitto;


- a Sua Santità Papa Benedetto XVI di pronunciarsi pubblicamente in difesa dei diritti umani in Tibet.



Firma l’appello per il Tibet sui siti www.artedellafelicita.it www.modernissimo.it e fallo circolare anche su carta con il modello per la raccolta delle firme

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