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23 febbraio 2008

Il giorno del rifiuto (dal sito amicidipeppegrillonapoli)

Una sola parola, aspra e forte, racchiude in sé l'essenza dei movimenti di opinione ed i conflitti sociali che pervadono il nostro paese, come tutto il mondo, in questi tempi moderni.
Rifiuto è ciò che non si accetta, ciò che si rinnega perché lo si ritiene inutile, o dannoso. I criteri usati per separare il rifiuto da ciò che rifiuto non è, sono quelli che fanno la differenza tra una società in cui il progresso è utile al benessere ed alla felicità, e quella in cui si baratta la felicità con l'illusione di un progresso votato a procurare un benessere temporaneo ed immediato, che però nasconde le insidie di quello che si profila, a lungo termine, come un disastro.
Un disastro ambientale od un disastro politico, o magari un disastro culturale, sociale od economico. Tutto ciò ha a che fare con il Rifiuto.
Nel marasma di fazioni che si contrappongono e vicendevolmente rifiutano l'una le opinioni dell'altra, l'una le tesi dell'altra, l'una le azioni dell'altra, ad un osservatore esterno sembra difficile capire dove stia veramente la ragione, quale sia la strada giusta da seguire, i criteri da adottare.
E' per questo che il 23 febbraio 2008 succederà qualcosa di speciale. Cittadini incontreranno scienziati, medici, scrittori e giornalisti, nonché cantanti, musicisti, comici e pensatori ma, soprattutto, cittadini incontreranno cittadini, per condividere tra loro la voglia di riscattarsi, di prendere in mano le redini del loro futuro e continuare, o ricominciare, a sperare.
A Napoli, in Piazza Dante, dalle 12 alle 24. Vieni anche tu.
Perché questo è solo l'inizio.

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