Appello al popolo campano
IL RITORNO DEI CIP6: POLITICA DA INQUINAMENTO
L’ex presidente del Consiglio Prodi ha firmato il decreto per sbloccare i
contributi alla costruzione degli inceneritori. Avevamo tanto lottato
durante il lungo dibattito parlamentare sulla Finanziaria di quest’anno
contro questi contributi, i cosiddetti Cip6, ed avevamo ottenuto che non
fossero più dati ai nuovi inceneritori. I Cip6 sono i contributi che i
cittadini italiani pagano per le energie rinnovabili (l’anno scorso lo Stato
ha avuto circa 3 miliardi di euro da questi proventi). Purtroppo, per
un’errata interpretazione della direttiva europea, questi soldi sono stati
usati anche per gli inceneritori, perché, bruciando i rifiuti, producono
energia che è “assimilata” alle energie rinnovabili.
L’intervento di Prodi è stato finalizzato a riaprire il bando di gara e così
terminare i lavori dell’inceneritore di Acerra (in costruzione dal 2000!).
Infatti il bando di gara, indetto dall’allora commissario straordinario
Pansa, che scadeva il 31 dicembre, è andato deserto per il ritiro delle
uniche due ditte che si erano presentate: la A2A (la potente municipalizzata
di Brescia e Milano) e la Veolia (ex-Vivendi), la più potente multinazionale
dell’acqua al mondo che gestisce anche i rifiuti (seconda al mondo in questo
settore). La ragione data per il ritiro del bando dalla gara era che non
c’erano più i contributi governativi, i Cip6. Così si capisce perché gli
industriali vogliono gli inceneritori. Ci guadagnano infatti 55 euro per
ogni tonnellata che bruciano. Peccato che non ci dicono che il 30% dei
rifiuti bruciati rimane come residuo tossico che dovrebbe essere sepolto in
Germania nella cave di salgemma.
La decisione di Prodi di dare i contributi Cip6 ai tre inceneritori della
Campania (Acerra, Santa Maria La Fossa e Salerno) e in particolare
all’inceneritore di Acerra, costruito nel territorio più inquinato d’Europa,
apre la porta per il ritorno in gara di A2A e di Veolia. Cade così la foglia
di fico che copre tanta propaganda industriale a favore degli inceneritori.
La verità è che gli industriali vogliono gli inceneritori solo se ci sono i
soldi del Cip6. E’ un altro enorme business anche quello degli inceneritori.
Tutta questa vicenda rivela ancora una volta che coloro che governano non
sono più i politici, ma i potentati economico-finanziari. I nostri politici,
se vogliono governare, devono obbedire.
Rimaniamo esterrefatti davanti a tale comportamento del decaduto governo
Prodi e ci poniamo tutta una serie di domande.
Come può un governo che sta per cadere o è caduto modificare le decisioni
parlamentari contenute nella Finanziaria?
Perché aprire la strada a una multinazionale come la Veolia, che ha avuto la
scorsa settimana 6 dirigenti che lavorano per Acqualatina (49% della Veolia)
arrestati a Latina?
Perché aprire la porta a Veolia che dopo i rifiuti si prenderà anche l’acqua
di Napoli e della Campania?
Perché il governo trova soldi per la Veolia e non per la raccolta
differenziata casa per casa?
Perché Prodi non ha commissariato tutti quei comuni che non hanno raggiunto
il 35% di raccolta differenziata come previsto dalla finanziaria di
quest’anno?
Ha ragione l’economista ambientale Guido Viale quando afferma:
“L’inceneritore è tossico, soprattutto perché inquina il cervello di molti
amministratori locali e governanti nazionali che aspettano da quella
macchina - e non dalla riorganizzazione dei ciclo dei rifiuti attraverso la
partecipazione e il coinvolgimento diretto dei cittadini - una miracolosa
soluzione del problema”.
Alex Zanotelli
Aderiscono:
Vittorio Agnoletto, europarlamentare Gue – Sinistra unitaria europea
Ninni Vinci e Barbara Grimaudo - I Cittadini Invisibili - Sicilia
Sandra Cangemi, giornalista, Milano
Francesco Cicchetti
Paola D'Alconzo -Napoli
Consiglia Salvio- Rete Lilliput Napoli
Isa Giudice
Comitato Civico contro l'inceneritore di San Salvatore Telesino
Maria Pia Cutillo - San Salvatore Telesino Bn
Alberto De Monaco
Mirella De Gregorio - Milano
Pietro Fattori
Silvana Risi
Pietro Scola
Nunzia gatta – GMA Napoli
Marco Sodi - Formatore alla Nonviolenza(Firenze)
Luciano D'Antonio del Coord. Unitario Acqua Pubblica Firenze
Paolo Attanasio – Napoli
Enrico Del Vescovo
Mauro Chessa - Officina Politica Pistoiese
Lucia Capriglione Salerno
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18 febbraio 2008
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