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14 novembre 2009

EUTELIA Timori e sospetti di sindacati e lavoratori

«Aggressione finalizzata a cercare documenti»
EUTELIA Timori e sospetti di sindacati e lavoratori
di Sara Farolfi - Il Manifesto 12 novembre 2009

La sede Agile-Eutelia di via Bona, il giorno dopo l'aggressione, è tappezzata di ritagli di giornale. È stata necessaria un'aggressione squadristica di una quindicina di vigilantes privati assoldati e capitanati da Samuele Landi - ex amministratore delegato e attuale membro del consiglio di amministrazione di Eutelia - per portare sulle pagine dei giornali una battaglia, da mesi condotta da mesi in un assordante silenzio. Fondamentale, si dice, è stata la presenza del giornalista Rai che con le immagini riprese ha fugato ogni possibilità per Landi di opporre, a quella dei lavoratori che occupano lo stabilimento dal 28 ottobre scorso, una 'sua' versione dei fatti.
Ma a questo Landi non ha voluto rinunciare, arrivando a definire l'azione squadristica «un servizio di portierato». Di questo in effetti dovrebbero occuparsi i vigilantes della Barani Group, come viene riportato nel sito dell'agenzia. Invece all'interno dello stabilimento, i segni dell'aggressione sono visibili. Ci sono le porte sfondate a testimoniarlo, ci sono i piedi di porco utilizzati dai vigilantes e perfettamente ripresi dalla telecamera. Quali motivi abbiamo guidato un aggressione degna del peggiore squadrismo fascista - e condotta con metodi militari, con l'ex amministratore che, raccontano i lavoratori, assegnava le zone di postazione all'interno dello stabilimento - è ancora materia di sospetti più che di certezze. A partire dal fatto che la società nata ad Arezzo e che poi ha acquisito quel che restava di Olivetti si è dissociata dall'aggressione, nonostante Samuele Landi sia a tutt'oggi membro del consiglio di amministrazione della società stessa.
Lavoratori e sindacati hanno comunque tenuto a sporgere una denuncia alla magistratura in relazione al fatto che «per mezz'ora» Landi si è aggirato liberamente per i tre piani dell'azienda. La sede romana di Eutelia è uno dei cuori dell'infrastruttura telefonica della società aretina, che possiede 13 mila chilometri di fibra ottica. C'è anche una sala strategica del ministero della difesa, riservata e blindata - precisano i lavoratori - dove neppure chi ci lavora è mai entrato.
Fabrizio Potetti (coordinatore del gruppo per la Fiom) esplicita il sospetto: «Venerdì come organizzazione abbiamo depositato un ricorso in procura non solo contro la gestione di ramo d'azienda da Eutelia a Agile e Omega, ma su tutta la vicenda a partire dall'acquisizione di Bull e Getronics da parte di Eutelia». L'obiettivo potrebbe essere stato quello di recuperare qualche documento.
Landi, che sulle spalle portava uno zainetto, non era solo. Oltre alle guardie private, che non hanno esitato a spacciarsi per pubblici ufficiali, c'erano con lui il responsabile della sicurezza della sede aretina di Eutelia, c'era «una guardia del corpo personale» - ossia un amico parà del centro di paracadutismo (lo Sky Dive Tortuga) che ha sede nell'areoporto di Arezzo e che è lo stesso Landi a controllare - e c'era anche, a quanto pare, un noto investigatore privato di Arezzo.
Quanto successo ha avuto l'effetto di riportare al centro dell'attenzione Eutelia, che invece negli ultimi mesi ha fatto di tutto per dissociarsi dalle sorti di Agile, il suo ramo It svenduto a Omega (una vera scatola vuota come ha documentato ieri il manifesto). Lo nota Alfio Nicotra del Prc, che ieri è stato querelato per diffamazione da Landi, per avere trasformato, nella sua denuncia dei fatti, «un gruppo di addetti al controllo accessi, disarmati e pure miti, in 15 mazzieri travisati».
Ad Arezzo, l'inchiesta del procuratore Roberto Rossi, che ha portato al recapito di una decina di avvisi di garanzia, uno dei quali allo stesso Landi e che ipotizza varie forme di illecito penale e fiscale, si è improvvisamente fermata. Ad Arezzo, e non solo, i Landi vantano ottime conoscenze nel mondo della politica e forse per questo hanno ottenuto il silenzio che chiedevano. Giuseppe Fanfani, sindaco di Arezzo ha dato a Landi la gestione dell'areoporto cittadino. Un areoporto privato praticamente, che secondo il Piano territoriale dovrebbe chiudere, racconta ancora Nicotra, e dove invece Landi continua a gestire il suo centro di paracadutismo (il Tortuga).
Infine, una dura presa di posizione è arrivata ieri anche dalla Fiom: «Il comunicato diffuso martedì da Eutelia Agile e Omega, contiene gravissime insinuazioni e pare costruito appositamente per dare copertura all'inqualificabile atto squadristico operato nella notte nella sede romana della stessa Eutelia: la Fiom, nello stigmatizzarne la gravità, sta valutando con i propri legali le iniziative da intraprendere a tutela dell'organizzazione e dei suoi iscritti».