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17 settembre 2008

Una rassegna stampa

Salerno, sequestrato l'8 per mille alla Curia
La somma non era destinata a opere di carita'
Un'ex colonia per ragazzi poveri trasformata in un hotel a cinque stelle. Indagato anche il vescovo,
Gerardo Pierro – Corriere della Sera – 28 Agosto 2008

SALERNO - La Guardia di Finanza ha sequestrato alla Curia di Salerno una parte dei fondi dell'otto per mille: 509 mila euro. L'Arcidiocesi è accusata di aver trasformato un'ex colonia per ragazzi poveri in un hotel a cinque stelle, l’Angellara Home. Il tutto con finanziamenti pubblici pari a 2,450 milioni di euro. Gravi le accuse mosse dal pm Roberto Penna: si va dalla truffa e tentata truffa, al falso, abuso d'ufficio e violazione delle norme edilizie. Tredici gli indagati tra cui il vescovo di Salerno, monsignor Gerardo Pierro. La somma sequestrata, che rappresenta quasi un terzo dei fondi destinati dalla Cei alla Curia salernitana, non è destinata a opere caritatevoli, in modo da non pregiudicare l’attività della Curia in favore delle fasce deboli della popolazione. Si tratta di denaro stanziato per lavori di piccola manutenzione sull'edilizia ecclesiastica. Lo rivela il settimanale Panorama.

TRUFFA E ABUSIVISMO EDILIZIO - Il mese scorso il vescovo di Salerno, monsignor Gerardo Pierro, era finito nel mirino degli inquirenti accusato di truffa aggravata ai danni dello Stato, abusivismo edilizio e abuso d'ufficio. Il provvedimento appena eseguito dai finanzieri fa seguito al sequestro del 15 luglio, quando furono apposti i sigilli al villaggio «Angellara Home», già Villaggio San Giuseppe, di via Allende, sulla litoranea di Salerno: struttura, del valore di 10 milioni di euro, composta da 40 stanze, sale congressi, ristorante, cucina e stabilimento balneare di recente ristrutturazione. Era finito sotto sequestro anche un finanziamento di un milione e 900mila euro che la Regione Campania, parte lesa nella vicenda, aveva già stanziato per completare i lavori di ristrutturazione. Nel corso del tempo la Regione aveva erogato 2 milioni 500 mila euro al villaggio San Giuseppe, che aveva nel totale beneficiato di quattro finanziamenti, di cui due andati a buon fine. Sequestrato anche un conto bancario, intestato alla curia salernitana sul quale erano depositati 192 mila euro. Il 28 luglio scorso, infine, venne eseguito un altro sequestro di un milione e 200 mila euro, somma depositata su alcuni conti correnti bancari nella disponibilità della Curia di Salerno. Nell'occasione non furono sequestrati i fondi destinati alle scuole del capoluogo e della provincia gestiti dalla Curia salernitana. La vicenda vede indagati anche l'amministratore del villaggio, monsignor Comincio Lanzara e alcuni responsabili del comune di Salerno, che avallarono la realizzazione dei lavori all'interno del villaggio.


Salerno, sequestrato l’8 per mille alla Curia
Pubblicato il 1 Settembre, 2008 su Pasquale Caterisano Blog
Un’ex colonia per ragazzi poveri trasformata in un hotel a cinque stelle.
Indagato anche il vescovo, Gerardo Pierro

La Guardia di Finanza ha sequestrato alla Curia di Salerno una parte dei fondi dell’otto per mille: 509 mila euro. L’Arcidiocesi è accusata di aver trasformato un’ex colonia per ragazzi poveri in un hotel a cinque stelle, l’Angellara Home. Il tutto con finanziamenti pubblici pari a 2,450 milioni di euro. Gravi le accuse mosse dal pm Roberto Penna: si va dalla truffa e tentata truffa, al falso, abuso d’ufficio e violazione delle norme edilizie. Tredici gli indagati tra cui il vescovo di Salerno, monsignor Gerardo Pierro. La somma sequestrata, che rappresenta quasi un terzo dei fondi destinati dalla Cei alla Curia salernitana, non è destinata a opere caritatevoli, in modo da non pregiudicare l’attività della Curia in favore delle fasce deboli della popolazione. Si tratta di denaro stanziato per lavori di piccola manutenzione sull’edilizia ecclesiastica. Lo rivela il settimanale Panorama.

TRUFFA E ABUSIVISMO EDILIZIO - Il mese scorso il vescovo di Salerno, monsignor Gerardo Pierro, era finito nel mirino degli inquirenti accusato di truffa aggravata ai danni dello Stato, abusivismo edilizio e abuso d’ufficio. Il provvedimento appena eseguito dai finanzieri fa seguito al sequestro del 15 luglio, quando furono apposti i sigilli al villaggio «Angellara Home», già Villaggio San Giuseppe, di via Allende, sulla litoranea di Salerno: struttura, del valore di 10 milioni di euro, composta da 40 stanze, sale congressi, ristorante, cucina e stabilimento balneare di recente ristrutturazione. Era finito sotto sequestro anche un finanziamento di un milione e 900mila euro che la Regione Campania, parte lesa nella vicenda, aveva già stanziato per completare i lavori di ristrutturazione. Nel corso del tempo la Regione aveva erogato 2 milioni 500 mila euro al villaggio San Giuseppe, che aveva nel totale beneficiato di quattro finanziamenti, di cui due andati a buon fine. Sequestrato anche un conto bancario, intestato alla curia salernitana sul quale erano depositati 192 mila euro. Il 28 luglio scorso, infine, venne eseguito un altro sequestro di un milione e 200 mila euro, somma depositata su alcuni conti correnti bancari nella disponibilità della Curia di Salerno. Nell’occasione non furono sequestrati i fondi destinati alle scuole del capoluogo e della provincia gestiti dalla Curia salernitana. La vicenda vede indagati anche l’amministratore del villaggio, monsignor Comincio Lanzara e alcuni responsabili del comune di Salerno, che avallarono la realizzazione dei lavori all’interno del villaggio.


sabato, 30 agosto 2008,17:50
Salerno, sequestrato l’8 per mille alla Curia!
Dall'interessante e aggiornatissimo blog http://criminievaticano.wordpress.com/
(che suggerirei di tenere d'occhio):

UN’EX COLONIA PER RAGAZZI POVERI TRASFORMATA IN UN HOTEL A CINQUE STELLE. INDAGATO ANCHE IL VESCOVO, GERARDO PIERRO

SALERNO - La Guardia di Finanza ha sequestrato alla Curia di Salerno una parte dei fondi dell’otto per mille: 509 mila euro. L’Arcidiocesi è accusata di aver trasformato un’ex colonia per ragazzi poveri in un hotel a cinque stelle, l’Angellara Home. Il tutto con finanziamenti pubblici pari a 2,450 milioni di euro. Gravi le accuse mosse dal pm Roberto Penna: si va dalla truffa e tentata truffa, al falso, abuso d’ufficio e violazione delle norme edilizie. Tredici gli indagati tra cui il vescovo di Salerno, monsignor Gerardo Pierro. La somma sequestrata, che rappresenta quasi un terzo dei fondi destinati dalla Cei alla Curia salernitana, non è destinata a opere caritatevoli, in modo da non pregiudicare l’attività della Curia in favore delle fasce deboli della popolazione. Si tratta di denaro stanziato per lavori di piccola manutenzione sull’edilizia ecclesiastica. Lo rivela il settimanale Panorama.

A QUESTO PUNTO E' BENE RICORDARE LO SLOGAN CON CUI LA CHIESA CATTOLICA PUBBLICIZZA LA SCELTA DELL'OTTO PER MILLE A SUO FAVORE:
Con l'otto per mille alla Chiesa cattolica avete fatto molto, per tanti!
(beh, in fondo non si può negare che siano in tanti.... con 13 indagati nella sola Salerno....!)

Postato da Luigi Nicolai


Sequestrati 2 milioni sui conti della Curia

Poco meno di due milioni, compresi quei 500mila euro che sono una parte dei trasferimenti relativi all’otto per mille. Questa la cifra fin qui sequestrata dalla Finanza sui conti della Curia salernitana nell’ambito dell’inchiesta sull’Angellara Home, l’albergo realizzato in litoranea al posto della Colonia San Giuseppe e dal luglio scorso sotto sequestro per una serie di presunti illeciti di natura finanziaria ed edilizia.
Sono stati i finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria, coordinati dal maggiore Mazzotta, su ordine del pm Roberto Penna, ed effettuare il congelamento dei conti bancari presso una serie di istituti di credito. L’ultimo ha riguardato proprio una parte dei fondi dell’8 per mille. I finanzieri, rispetto ad un trasferimento complessivo alla Diocesi salernitana di un milione e mezzo di euro, hanno bloccato poco più di 500mila euro, il 50% della somma che doveva essere destinata alla manutenzione degli edifici religiosi. Non sono stati invece toccati - sostengono gli investigatori - i soldi destinati, invece, alle opere caritatevoli che restano nelle disponibilitá della curia. Questo provvedimento d’urgenza, eseguito il 18 agosto scorso, è stato convalidato pochi giorni fa dal gip Dolores Zarone. Ben più consistente era stato il sequestro effettuato sempre dalla Tributaria il 28 luglio (e convalidato dal gip Vito Di Nicola il 4 agosto scorso): in quella occasione, sempre su un conto della Curia, erano stati bloccati un milione e 200mila euro. Anche in questa occasione si trattava di fondi destinati all’amministrazione della diocesi e non ad opere di assistenza o servizi (come ad esempio le scuole gestite da istituti religiosi). I due sequestri - che secondo una nota inviata ai parroci all’economo della Curia, Vincenzo Rizzo, avrebbero bloccato l’operativitá dell’Ufficio anche in materia di attivitá pastorali - sono il frutto degli accertamenti effettuati dalla Tributaria all’indomani del sequestro della struttura Angellara Home eseguito il 15 luglio scorso (giá in quella occasione furono sequestrati su un conto della curia 192mila euro). L’inchiesta del pm Penna era nata alcuni mesi prima sulla base di un esposto inviato in Vaticano (e poi finito in Procura) da monsignor Matteo Notari, presidente dell’Istituto sostentamento del clero, e Luca De Franciscis, commercialista e presidente del collegio dei revisori dei conti dell’istituto. Entrambi segnalarono presunte irregolaritá nella gestione dei beni della Diocesi; e tra queste anche la trasformazione della Colonia San Giuseppe in un albergo di lusso che, nel giugno del 2006, passò in comodato gratuito sotto la gestione di una onlus - l’Associazione Colonia San Giuseppe. Il tutto con soldi pubblici, 2,5 milioni, erogati nel 2002 dalla Regione. Un finanziamento richiesto in base ad una legge che consentiva il recupero ed il riutilizzo delle strutture assistenziali caritatevoli; e non certo, sostiene l’accusa, un albergo di lusso. Da qui la contestazione della truffa, con un danno stimato in 2 milioni e 400 mila euro. Soldi che la Finanza sta cercando di recuperare attraverso sequestri mirati.

(L’Espresso 29 agosto 2008)

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Grandi dubbi umanitari

Sotto alla cupola della Curia salernitana, i fedeli campani faranno a meno di 509.000 euro dell’otto per mille raccolto: l’arcivescovo Pierro, li ha già usati per truffa aggravata ai danni dello Stato. Sotto alla Tenda del colonnello Gheddafi, il dottor Berlusconi conclude il contenzioso schiavi import-export d’Africa-Italia, con cinque miliardi di dollari e un ponte-autostrada per far scorrere regolarmente gli Affari. Sotto al tendone-circo “Mavilla”, vivevano come sei bestie, indiani clandestini a 150 euro al mese, per essere protetti dall’espulsione. Sotto al Capannone, di proprietà Zanetti, assessore della Lega alle Attività produttive e presidente degli artigiani di Cartigliano-Vicenza, convivevano drammaticamente cinesi, lavoratori clandestini, in condizioni di segregazione. Sotto ai tetti delle Confraternite dell’Economia e della Finanza si decidono i grandi tagli delle eterne casse integrazioni.

Da ragazzina mi raccontavano che sopra la panca la capra campa e sotto la panca la capra crepa, ho capito che era uno scioglilingua:davvero tutto qui?

Terremoti-uragani-incendi-attentati-guerre-esplosioni minacciano gasdotti e piattaforme petrolifere, i morti e gli evacuati sono cifre che danno emozione e preoccupazione. Fiumi di alcool, armi, cocaina non sono contemplati nelle pagelle, basta che siano sopiti a scuola, i pre fannulloni: fughe radioattive così vicine, come i flussi “venefici” dell’emigrazione. Si cambiano nomi ad aeroporti, strade e piazzette a favore di martiri per la Patria e la Chiesa. Salgono a cifre vertiginose i prezzi al consumo primario come gli utili delle banche e delle assicurazioni. Si contengono gli orrori quotidiani, di violenze, soprusi, repressione, disinformazione, degrado a suon di ordinanze contro massaggi, vendite di abusivi, prestazioni non legalizzate, soste collettive in più di tre sulle panchine, multe per acquirenti di prodotti contraffatti e loro venditori.

Si disputa sulla prostituzione a casa o fuori, sul velo o sul tatuaggio se è meglio affidarsi ad un mago della chirurgia per far crescere le labbra della vagina o il pene di qualche centimetro, se ridurre il seno o il ventre molle, se è meglio mangiare mediterraneo o a suon di bistecche argentine, se è meglio avere i soldi alla posta o alla banca sotto casa, se usare un low coast o un’Abarth che ti porta dovunque, se la verità la dice Repubblica o il Giornale, se è più opportuno andare alla sagra della salsiccia e fagioli o alla festa multiculturale con couscus sposato a qualche fagottino kosher, se andare al concerto antifascista o a quello di musica tutta italiana, se si deve fare sciopero della fame per una rana crocefissa in un museo d’arte moderna o piuttosto per lo scudo spaziale, se una turista israeliana, è stata violentata davvero piuttosto che una dell’Ecuador ammazzata a martellate dall’odontotecnico depresso, se è meglio una badante romena od ucraina, attaccate al guadagno o la casa di cura più cara e affidabile, se è meglio l’ortolano, la coop o il discount ma forse sono furbi tutti e tre, se è meglio sperare nella folla che ancora paga per ascoltare Obama e si mette in fila a piedi e in auto, commossa e passionale o la Donna americana, armata e cristiana antiaborto-per la vita e l’ambiente ma poi, dannazione, ci sentiamo sole, senza protezione, senza sicurezza in un mare di notizie che ci amareggiano e danneggiano l’anima e non sappiamo più dove è la Nostra Casa.

Ci attraversano ponti, eserciti, autostrade, delibere, editti, abbiamo voglia di riposare, come mi disse un tecnico romano della Rai, alla vista di una ciminiera fumante fuori città: ” Già a vedello , me sento stanco…”. Allora avevo vent’anni e ho riso di cuore, oggi non piango e neanche rido: non c’è bisogno di stropicciarsi gli occhi o muoversi dal condominio, l’orrore è dentro. Sdegno- condanna- paura- costernazione? Che Dio salvi l’America e un po’ anche noi?

Recuperiamo i nostri cinque sensi, quelli ancora buoni e liberi e non atrofizzati, ci muoveranno a leggere e vivere realmente questa puntata della storia e non a farcela raccontare. Giovani e anziani, italiani dal cranio sfondato e capelli trapiantati per calvizia precoce o sognata extension che li allunga e li infoltisce con capelli veri al 100%, seducenti e cotti a puntino, potremmo ritrovarci comprati per Uso Capione: volontari a favore delle Grandi Opere Umanitarie.

di Doriana Goracci – Megachip


Non per soldi, ma per denaro

Una notizia bomba percorre i terminali d’agenzia: la Guardia di Finanza avrebbe sequestrato un valore (509000 Euro) corrispondente ad un terzo dell’otto per mille destinato alla curia di Salerno

Una notizia bomba percorre i terminali d’agenzia: la Guardia di Finanza avrebbe sequestrato un valore (509000 Euro) corrispondente ad un terzo dell’otto per mille destinato alla curia di Salerno, il cui titolare, l’Arcivescovo Pierro ha collezionato una bella sfilza di capi di imputazione da far invidia ad un partitocrate qualunque di questo paese che si voltola nel brago.
Nell’ordine, non necessariamente decrescente: Truffa aggravata ai danni dello Stato (cioè a noi poveri gonzi che paghiamo Cesare il quale provvede a consegnare i nostri sudati risparmi al gran Sinedrio…), abusivismo edilizio e abuso d’ufficio.Per carità, da garantisti ferrei diciamo: tutto da dimostrare, nessun processo preventivo, nessuna lesione dei sacri diritti dell’indagato ma… qualche minuscola ed insignificante obiezione possiamo, ciononostante, avanzare, da osservatori partigiani.Cosa deve ancora accadere nel malaugurato caso che il Prelato sia giudicato colpevole (se mai verrà sottoposto a processo) di quanto addebitatogli per convincere i legislatori, il corpo elettorale e, primi fra tutti, coloro che hanno a cuore le sorti della libertà religiosa a cambiare strada prima della rovina definitiva?

Ed invece si continua a patrocinare la questua per interposta persona, una scandalosa riedizione del commercio di indulgenze che tanto contribuì in secoli lontani a dilaniare il mondo cristiano , si procede a legittimare una concezione predatoria spacciata per lotta alla povertà mondiale e ristoro dei sofferenti.

D’altronde tra partiti, sindacati, industriali piagnoni, professionisti del finanziamento pubblico la Chiesa cattolica italiana assolve il suo ruolo in commedia e non da comprimaria. Tanto che l’Oscar come migliore attrice protagonista difficilmente potrebbe sfuggirle in un ipotetica notte delle stelle (assistite)…

L’ articolo è tratto da www.ResistenzaLaica.it

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