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22 settembre 2008



SENZA DIMORA



UN NUOVO APPELLO ALLA CITTA’
DI NAPOLI











Il Comitato per l’Albergo dei Poveri e
Psichiatria Democratica denunciano come pericolosamente repressive le
proposte avanzate dall’Amministrazione comunale di Napoli nei
confronti dei cittadini senza fissa dimora. Il comitato e PD si
dicono esterrefatti nell’apprendere dai quotidiani le
indicazioni degli Assessori comunali che sarebbero impegnati a dare
”ordine e dignità ad edifici e monumenti, piazze
stazioni ad evitare che siano un permanente accampamento…”invece
di mantenere gli impegni più volte assunti, nei mesi addietro,
e puntualmente disattesi. Impegni per l’apertura imminente di
Centri di prima accoglienza, di interventi multiformi e concreti a
favore delle persone in disagio.



Ci auguravamo che invece di vederli tesi a
mostrare i muscoli nei confronti di persone inermi, ponessero
finalmente mano nel costruire una città accogliente e
solidale, dove invece cresce il numero di cittadini che vivono in
condizioni di estrema povertà.



A queste persone non vengono garantite,
nella maggioranza dei casi, da parte delle autorità nemmeno le
più elementari risposte ai loro bisogni: un posto dove
lavarsi, dove poter dormire, dove poter ricevere un minimo di
assistenza sanitaria o l’accesso ai servizi sociali, tantomeno
il poter ricevere sussidi, pensioni od altro.



Una città - la sua classe politica,
intellettuale ed industriale - che vuole riscattarsi veramente, deve
partire da queste persone se vuole essere credibile, se vuole
ricostruire un rapporto vero con la cittadinanza, con i giovani, il
mondo del volontariato e dell’associazionismo e quanti in
maniera disinteressata, si impegnano per contrastare tutti quei tanti
fenomeni di degrado che si registrano in maniera esponenziale nella
nostra metropoli.



Il Comitato e Psichiatria Democratica hanno
già posto con forza all’attenzione degli amministratori
locali, negli anni passati, come siano necessarie

ed
urgenti
concrete iniziative
in questo settore, ricevendo di
contro - nel tempo - solo risposte generiche ed approssimative che -
nella pratica - hanno lasciato i senza fissa dimora
nel più totale isolamento.



Le uniche risorse attivate sono state esclusivamente quelle che il
movimento associativo aveva conquistato negli anni addietro
allorquando - insieme ad Amministratori sensibili ed operativi,
presenti nella scorsa consiliatura comunale - avevamo lavorato fianco
a fianco per fare nascere un Centro di Coordinamento, capace di
recepire le risposte che provenivano dal basso attraverso la voce e
le proposte delle associazioni che - a qualsiasi titolo e di
qualsivoglia dimensione – vivono tutti i giorni a fianco di
cittadini in difficoltà di vivere. Il risultato finale è
stato quello di dover amaramente registrare l’occupazione del
coordinamento, il suo depotenziamento, la burocratizzazione dei
programmi da attuare e l’esproprio del suo ruolo originario.



La logica quanto triste conseguenza - come si diceva - è
stata la crescita del numero delle persone in difficoltà per
il permanere di un vuoto programmatico e operativo.



Ecco perché ribadiamo la necessità inderogabile di
promuovere alcuni








PROVEDIMENTI
URGENTI















  1. Apertura di nuovi centri
    di prima accoglienza notturna
    in grado di offrire la
    possibilità di dormire, lavarsi ed avere un cambio
    ad
    almeno 200 persone
    . I centri dovranno accogliere un massimo di
    15 persone ed essere ubicati in luoghi facilmente raggiungibili
    utilizzando la rete dei trasporti pubblici;









  1. Nuovi centri di prima
    accoglienza diurna
    attrezzati con: docce, lavanderia, punto
    di distribuzione di generi di vestiario e di prima necessità,
    punto di consulenza legale e casella postale;









  1. Possibilità di
    fornire un servizio di primo soccorso sanitario ,
    attraverso
    un protocollo d’intesa da sottoscrivere con l’Azienda
    Sanitaria Napoli1 che sia in grado di garantire – in tempi
    brevi – una prima risposta ai bisogni di salute dei cittadini
    sfd;









  1. Realizzazione nell’ex Albergo dei Poveri di una prima
    struttura che possa ospitare cittadini senza fissa dimora ed una
    mensa di quartiere;









  1. Attivazione in ogni Municipalità di almeno Una Mensa;








6 Rilancio del Centro di Coordinamento di via Pavia,
dove si possano svolgere tutti i compiti concordati con la precedente
Amministrazione comunale, nel pieno rispetto del protocollo
concordato all’epoca.










Il Comitato per l’Albergo dei Poveri




Psichiatria Democratica, Napoli



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