APPELLO
Il nostro Paese sta vivendo uno dei momenti più tristi e preoccupanti della sua storia politica, sociale e culturale. Un’ondata razzista e discriminatoria nei confronti delle persone migranti e rom viene proposta, sostenuta e alimentata dal Governo e dai suoi ministri e si sta diffondendo in modo ampio e profondo tra la popolazione trovando facile presa nelle paure e nell’ignoranza, nel senso di precarietà e preoccupazione per il futuro che coinvolge milioni di cittadini e di cittadine
Il pacchetto sicurezza si basa su un’idea che al di là delle specifiche e gravi ricadute sulla vita dei migranti e dei rom, sancisce la definitiva acquisizione nel nostro ordinamento di forme di razzismo istituzionale.
Il reato di immigrazione clandestina, che per la prima volta dopo le leggi razziali, considera reato non un comportamento ma una semplice condizione umana; l’allungamento dei tempi di detenzione nei centri di identificazione ed espulsione di persone che non hanno commesso nessun atto criminoso; l’inaudita violenza della norma che impedisce ad una madre di riconoscere il proprio bambino o la propria bambina solo perché non in regola con la normativa sul soggiorno, sono scelte legislative che offendono la nostra storia, la nostra Costituzione, la nostra cultura.
Di fronte a tutto questo, come persone che da anni sono impegnate nella tutela e nella promozione dei diritti delle persone migranti e delle persone rom e che allo stesso modo si battono per contrastare ogni forma di razzismo e xenofobia, pensiamo che non si possa più restare a guardare. Pensiamo che anche stare in silenzio, non dire con chiarezza e in modo pubblico da che parte si sta equivalga ad essere complici. Pensiamo che sia venuto il momento della denuncia e di dichiarare la propria volontà di disobbedire, pur in modo civile e non violento, a tali norme che non solo offendono ogni principio di democrazia ma che non fanno altro che colpire chi è già vittima, chi è più fragile e in difficoltà
Pensiamo anche che nessuno di noi, per quanto bravo sia o per quanto grande e forte sia la sua organizzazione, da solo basti. Crediamo sia urgente mettere insieme le nostre storie, i nostri saperi, la nostra rabbia per contrastare quanto sta avvenendo, per proporre e costruire un’altra idea di comunità, centrata sull’accoglienza, sul rispetto dei diritti, sulla valorizzazione e la convivenza delle differenze
Per tutte queste ragioni proponiamo di dare vita al FORUM ANTIRAZZISTA DELLA CAMPANIA, che 15 anni fa fu uno dei principali protagonisti del movimento antirazzista italiano e che anche oggi potrebbe essere il luogo ideale per un impegno e una iniziativa forte e unitaria
Per tali ragioni chiediamo a tutte e tutti di incontrarci mercoledì 27 maggio alle ore 17.30 presso la Cgil in via Torino.
Alex Zanotelli
Adriana Buffardi
Andrea Morniroli
Elena de Filippo
Jamal Qaddorah
Giuseppe Brancaccio
Gennaro Sanges
Mark Antony Pererra
Teresa Granato
Giacomo Smarrazzo
Rosario Stornaiolo
Alfonso De Vito
Massimo Angrisano
Francesca Coleti
Pape Seck
Emiliano Di Marco
Wu Salvio
Wioleta Sardyka
Enzo Annibale
Sassi Fiore
Aldo Policastro
Marco Rimoli
Graziella Lussu
Renato Natale
Serena Sorrentino
Jan Beilong
Ugo Angelillo
Mone Moussa
Giancammillo Trani
Sergio D'Angelo
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21 maggio 2009
Appello: Ridiamo vita al Forum Antirazzista della Campania
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