deformazione da noteburc....
c'è una ordinanza del sindaco che pone alcuni divieti.
poi c'è una delibera che, come disposto dall'ordinanza dovrebbe fissare riduzioni delle sanzioni pecuniarie previste per chi non rispetta i divieti; ma che invece contiene anche una serie di iniziative ad ampio raggio sugli immigrati, sulla prostituzione, sugli ambulanti e sugli abusivi in genere (vero e grave serbatoio di insicurezza, disagio, fastidio per la cittadinanza onesta). Dunque ordinanza e non solo, alla faccia della chiarezza.
Sempre per amore di chiarezza, nella ordinanza del Sindaco e nella delibera collegata, in premessa, si legge, tra l'altro:
"considerato che, come risulta dalle informative del Comando di Polizia Municipale e dalle situazioni rappresentate dalle forze della polizia di Stato, le azioni di contrasto già poste in essere in tema di pubblica incolumità, di sicurezza e decoro urbano, di integrità e libero utilizzo del patrimonio pubblico non presentano statistiche decrescenti, ma anzi aumentano il senso di insicurezza con negative incidenze sull’ordinata convivenza civile"
che significherebbe ... dunque non servono.... oppure dunque non bastano, a scelta!
chiarezza chiarezza, mi punge vaghezza di te!
A scanso di equivoci, questi sono gli ordini del Sindaco:
a) è vietato impiegare minori o disabili nell’accattonaggio; in caso di violazione di tale divieto, salvo che il fatto costituisca reato, si applica la sanzione pecuniaria, da € 200,00 a € 500,00 e la contestuale informativa al Tribunale dei minori e alla ASL territoriale per quanto di competenza, nonché alla Procura della Repubblica se si ravvisi l’ipotesi di sfruttamento;
b) è vietato impedire, anche temporaneamente, agli agenti accertatori di accedere, secondo l’articolo 13 della legge n. 689/1981, agli esercizi commerciali e ai locali ove si svolge qualsiasi attività lavorativa; in caso di violazione di tale divieto si applica la sanzione pecuniaria da € 100,00 ad € 500,00;
c) è vietato, a ridosso o all’interno o nella immediata prossimità di edifici pubblici, piazze, stazioni, monumenti, collocare in modo continuativo o abbandonare giacigli, materassi, sacchi a pelo, ovvero realizzare veri e propri bivacchi; in caso di violazione di tali divieti, fermo restando l’asporto del suddetto materiale, si applica la sanzione pecuniaria da € 150,00 a € 500,00; la sanzione non si applica nei casi di assoluta indigenza della persona, prevedendosi, oltre gli specifici interventi di operativa solidarietà, l’elaborazione un apposito piano per potenziare i centri di assistenza e recupero dei senza fissa dimora;
d) a chiunque imbratti o deturpi edifici pubblici, monumenti, attrezzi, strumenti, ovvero oggetti e cose di arredo urbano si applica la sanzione pecuniaria da € 200,00 a € 500,00.
E questi sono gli ordini della Giunta, proposti dall'Assessore alla Legalità, Trasparenza e Polizia Locale Prof. Luigi Scotti, e approvati
1) di prendere atto dell’Ordinanza del Sindaco n 1110 del 2/10/2008 la quale stabilisce (....)
3) di dare alla Polizia Municipale il preciso indirizzo per un’attività di energico contrasto del fenomeno dei parcheggiatori abusivi, secondo l’articolo 15 bis del codice della strada, nonché mediante rapporto all’Autorità giudiziaria per il reato di cui all’articolo 633 del codice penale, cioè di occupazione e invasione di suolo pubblico, e per il reato di cui all’art. 640 del codice penale, cioè di truffa quando il parcheggiatore abusivo simuli, mediante idonei artifici, un parcheggio regolare, oltre le sanzioni già previste a carico sia del parcheggiatore sia dell’automobilista per sosta in zona vietata o comunque illegittima;
4) di disporre il controllo, a mezzo della Polizia Municipale nel corso dello svolgimento dei compiti suoi propri, di strade, piazze ed altre aree pubbliche ove si pratica abitualmente lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti per riferirne agli organi di polizia dello Stato o direttamente all’Autorità giudiziaria, prevedendosi che tale attività sia attuata d’intesa e in coordinamento con le altre forze della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza;
5) di avviare una decisa azione di contrasto al fenomeno dell’abusivismo commerciale, sia fisso che itinerante, di illegittima occupazione di suolo pubblico e di violazione delle norme in materia di esercizi commerciali, con le sanzioni già previste dai regolamenti vigenti, cui può aggiungersi il sequestro amministrativo a norma degli articoli 13 e 20 della legge 24 novembre 1981, n.689, e del decreto del Presidente della Repubblica 29 luglio 1982, n.571;
6) di disporre presidi di accertamento con etilometri nelle ore serali e notturne in prossimità di locali ove si consumano bevande alcoliche, soprattutto di quei locali che non dispongano di apparecchi per la misurazione del tasso alcolemico, al fine di prevenire ed impedire la guida in stato di ebbrezza, prevedendosi che tale attività sia esplicata dalla polizia municipale d’intesa con le altre forze di polizia;
7) di disporre l’immediata segnalazione, agli organi competenti per i provvedimenti di espulsione o di allontanamento, di persone in condizione di irregolarità nei casi in cui tali persone abbiano dato causa ad episodi che hanno reso necessario il ripristino della sicurezza urbana ad opera della polizia municipale o delle altre forze di polizia;
8) di prevedere divieti di sosta e di fermata per determinate fasce orarie in strade, piazze ed altri luoghi pubblici dove abitualmente insiste il fenomeno della prostituzione di strada, prevedendosi nel contempo il potenziamento di specifici piani rivolti a favorire percorsi virtuosi di inclusione sociale delle persone, quale ne sia la nazionalità e soprattutto se minorenni, coinvolte nel circuito della prostituzione, ed altre forme di intervento;
9) di realizzare un costante coordinamento con le altre forze di polizia, secondo le direttive del Ministero dell’Interno, anche mediante conferenze di servizio, e di attuare una costante vigilanza per la realizzazione degli obiettivi di cui alle lettere precedenti su tutte le strutture ed articolazioni del Comune coinvolte nella anzidetta strategia di intervento;
10) di potenziare il sistema di video sorveglianza delle aree a rischio e in quelle di afflusso turistico, e di elaborare specifici programmi di sicurezza riferiti ai punti strategici più esposti, con particolare riguardo agli accessi in città e ai luoghi di accoglimento dei turisti;
11) di istituire presso la sede comunale e le municipalità, utilizzando gli Uffici Rapporti con il Pubblico, un’apposita posta di ricezione denominata “sicurezza” in modo che i cittadini possano trasmettere segnalazioni e suggerimenti relativi alla sicurezza;
12) di informare, attraverso il Sindaco, ogni semestre il Consiglio comunale sull’attuazione delle misure di cui alla presente deliberazione;
13) di trasmettere la presente deliberazione al Prefetto ai sensi dell’articolo 54, comma 4, modificato dall’art. 6 del decreto legge 92/2008 convertito con legge 125/2008.