Traduzioni

9 dicembre 2008

3-rifiuti proposta coreri




















Rifiuti:
una proposta seria























Lunedì
24 Novembre 2008 00:00




Anche
in presenza di una modesta Raccolta Differenziata l’utilizzo
dell’IMPIANTISTICA ESISTENTE IN CAMPANIA OGGI,

risolverebbe IN POCHI MESI la cosiddetta “emergenza
rifiuti”. In particolare un piccolo intervento  di
ristrutturazione ai 7 impianti ex CDR, ( costati 270 milioni di
euro,
mai utilizzati allo scopo, ma sistematicamente
sabotati per “impacchettare “ quanto più
rifiuto possibile, anche nocivo e tossico, per le famose
“eco-balle”);
   li trasformerebbe in TMB
(trattamento meccanico biologico) che sono delle macchine in grado
di effettuare la cosiddetta “differenziata a valle”,
ovvero di recuperare materiale da riciclare dai rifiuti
indifferenziati



1)      
SCHEMA SEMPLIFICATO 



Frame1 Tale
prospettiva azzererebbe l’esigenza di costruire nuove
discariche (soprattutto se si considera che in località
Parco Saurino in Santamaria La Fossa – CE, c’è
una grande discarica gia costruita e mai utilizzata), e la
costruzione di  inceneritori, Considerando che in Campania le
tonnellate annue non riciclabili in caso di riconversione dei CDR
in TMB, sul modello VEDELAGO, sarebbero solo una residua parte, di
residuo vetroso, non tossico, che potrebbe andare in discarica
senza alcuno impatto ambientale.Con il progredire della R.D. porta
a Porta e la separazione SECCO-UMIDO le percentuali di recupero
potrebbero arrivare  al 99%, con pressoché nullo
residuo in discarica.



IL DECLASSAMENTO DEGLI
IMPIANTI PER IL “CDR” A SEMPLICI “COMPRESSE DI
RIFIUTI” (CHE HA DETERMINATO INCHIESTE DELLA MAGISTRATURA ED
ARRESTI), INVECE DELLA LORO EVOLUZIONE IN IMPIANTI PER IL
“TRATTAMENTO MECCANICO BIOLOGICO” HA FATTO SI’
CHE TUTTI I RIFIUTI INDIFFERENZIATI VENISSERO COMPRESSI IN BALLE
DESTINATE AGLI INCENERITORI, AUMENTANDO ENORMEMENTE I COSTI E LA
FAME DI DISCARICHE E COMPORTANDO RISCHI ENORMI PER LA SALUTE DEI
CITTADINI, A CAUSA DELLE SOSTANZE NOCIVE CHE VERREBBERO IMMESSE
NELL’ARIA.



Ricordiamo
che l’incenerimento è una tecnica vetusta in
dismissione in tutta Europa, che residua una cenere tossica del
30% del prodotto trattato da portare in discariche “speciali”;
il resto, in fumi carichi di nano particelle e diossine,  viene
disperso in aria,cade sul terreno entra nella catena alimentare,
poiché in natura nulla si crea e nulla si distrugge. (
Ganapini, assessore all’ambiente della regione,  ad
Ambiente Italia quando si riaprì il cantiere di Acerra
disse che con gli inceneritori faremo la stessa fine dell’amianto;
quando ci fermeremo sarà troppo tardi) 



2) CALCOLO COSTI PIANO
DEL GOVERNO 



Tre inceneritori da
realizzare                            
 € 2 miliardi
Incentivi CIP 6 da ecoballe
accumulate             
  € 3 miliardi
Totale dei
costi                                            
  € 5 miliardi
Tempo di
realizzazione                               
 minimo 4 anni  



A
QUESTI COSTI BISOGNA AGGIUNGERE: costi di gestione e realizzazione
delle discariche, costi di trasporto dei rifiuti fuori regione,
mancate entrate del turismo dovuti all’elevatissimo impatto
ambientale di questo piano. COSTI TERZI, sempre presenti in uno
studio di Valutazione di Impatto Ambientale per un Inceneritore, (
documentazione preliminare indispensabile alla costruzione):
AUMENTO DELLA SPESA SANITARIA – DIMINUZIONE DELLA SPERANZA
DI VITA 



3) CALCOLO COSTI CON
IMPIANTISTICA GIA’ ESISTENTE IN CAMPANIA  



  



















Trasformazione
degli impianti per il CDR in impianti per il TMB



10 milioni







Tempo di
realizzazione



massimo 6 mesi
























 Coordinamento
Regionale Rifiuti (CO.RE.RI. )



www.rifiuticampania.it