Traduzioni

30 gennaio 2009

CS-VE_Riunione del 19 gennaio 2009

Cantieri
Sociali Venezia
seminario sul PTCP – 19 gennaio 2009

Presenti

Paolo Cacciari - Cantieri Sociali;
Oscar Mancini - CGIL Veneto; Eliana Caramelli - Cantieri Sociali Est
Nord; Mattia Donadel- Coordinamento comitati e associazioni riviera
del Brenta e milanese; Ilaria Boniburini - Eddyburg / Zone onlus;
Annalisa Turchetto - Forum 11 ottobre; Salvatore Lihard - Forum 11
ottobre; Stefano Boato- Università IUAV; Aldo Bastasi-Forum 11
ottobre; Andrea Dapporto- CGIL Venezia / Sinistra democratica;
Cristiano Gasparetto - Italia Nostra; Carlo Costantini - Comitati
provincia di Rovigo, Cavarzere e Cona; Roberta Manzi - Laboratorio
Mirano Condivisa; Gianni Veneziane - Forum 11 ottobre; Roberto
Coletti - PRC Mestre centro; Orazio Dalla Tor-PRC Favaro Veneto; Gino
Cester -PRC Dese; Angelo Nordico -Laboratorio Mirano Condivisa;
Danilo Fassan -Forum 11 ottobre; Armando Danella

Sintesi della discussione


1.Apre la riunione Cristiano Gasparetto:
il PAT-Venezia è stato approvato dalla Giunta e andrà in Consiglio per adozione a breve. Dal momento dell’approvazione si hanno 60gg per presentare le osservazioni. Occorre quindi cominciare a studiare anche i documenti del PAT per poter avere il tempo di stilare osservazioni comuni e condivise dai vari gruppi e comitati.

2. Relazione di Carlo Costantini sull’analisi della documentazione dei documenti del PTCP (relazioni + Norme Tecniche), condotta insieme ad Andrea Dapporto al fine di presentare entro il 16 febbraio le osservazioni.

Problematica generale: tra i propositi del piano (obiettivi della relazione illustrativa) e le norme di attuazione c’è un divario notevole. I buoni propositi, generalmente condivisibili,
non sono stati tradotti in norme cogenti, ma si lascia sostanzialmente ai Comuni mano libera di agire.

Problemi specifici riguardano tre questioni principali: a) gli insediamenti di importanza strategica (Veneto City e Tessera); b) le infrastrutture (Romea Commerciale; Alta Velocità; Collegamento Chioggia-Padova); c) la laguna.
1. Tessera e Veneto City: presentano situazioni simili da un punto di vista della loro trattazione nel piano. Sono due insediamenti/interventi di carattere strategico la cui risonanza/ricaduta/conseguenze vaben oltre l’insediamento stesso e i confini comunali, ma sono entrambe etichettate dal piano con simboli piuttosto vaghi, che permettono lo sviluppo, ma senza definirne i limiti e quindi lasciando tutto molto aperto agli interessi che man mano possono farsi avanti. In particolare per Tessera gli interventi relativi alle connessioni con l’aeroporto e agli impianti sportivi fa presagire scenari che vanno oltre la dicitura “Polo
terziario”, anch’essa peraltro ambigua.

2. Infrastrutture
Romea Commerciale: sostanzialmente le due ipotesi continuano ad essere lasciate aperte, il piano non indica una scelta e non prescrive nulla, lasciando di nuovo alla pianificazione subordinata decisioni di valenza invece territoriale e di area vasta.
Alta Velocità: Dovrebbe da PD a VE correre a fianco del sedime dell’attuale ferrovia, per proseguire oltre in direzione aeroporto lungo un tracciato alquanto contestato (Chisso e gruppi locali) in quanto prevedrebbe la demolizione di circa 2000 abitazioni. Dalle carte del PTCP non è possibile verificare le ricadute di questo tracciato, occorre sentire dai gruppi locali che conoscono con maggior precisione la localizzazione degli interventifuturi.
Collegamento Chioggia-Padova: tramite ferrovia, e sembra confermare quanto già previsto dallo stesso PTCP di Padova. Ma altri collegamenti come ad esempio quello con Mestre dovrebbero invece essere inclusi, ma non sono così espliciti.

3. Laguna:
Questo aspetto va approfondito da altri esperti, le questioni riguardano soprattutto la salvaguardia, la mobilità (sub lagunare, idrovia) e i porti (Chiggia-Porto Levante e Marghera). Il PTCP come più volte rilevato, manca di prescrizioni volte alla salvaguardia ambientale della laguna e dell’habitat naturale ad essa connessa. Manca di indicazioni generali, strategiche, riguardanti la navigazione su vasta scala, ma inserisce “tratti” puntuali di collegamento tra alcune zone che lasciano di nuovo aperto, non definito lo sviluppo della
mobilità. Le relazioni a livello territoriale-regionale del polo Chioggia-Porto Levante non sono affrontate, di nuovo manca un disegno generale, indicazioni precise e prescrizioni.

Altre questioni e suggerimenti operativi:
1. Per le grandi questioni relative alla zona del Brenta dovremmo sentire le osservazioni che propongono i comitati locali.
2. Le osservazioni potrebbero essere di due tipi: a) da una parte proporre di stralciare Tessera e Veneto City; b) dall’altra utilizzare osservazioni PTCP per interdire eventuali sviluppi in altre direzioni, introducendo limiti e condizionamenti agli interventi.
3. per le questioni sul Veneto orientale e le infrastrutture dovremmo sentire da Marco Favaro e i gruppi locali.
4. Stefano Boato dovrebbe approfondire la questione Laguna.

Bozza delle osservazioni preparate da CC e AD:
La prima bozza è stata inviata oggi e ulteriori aggiornamenti verranno inviati di volta in volta. Si sono introdotte integrazioni, modifiche alle Norme in modo che queste possano diventare strumenti concreti per la realizzazione degli obiettivi di: tutela, contenimento dello sviluppo urbano (consumo di suolo) e dimensionamento adeguato.
Le norme si dividono in: indirizzi, obiettivi, direttive e prescrizioni.
Non c’è nessuna norma cogente che riguarda il periodo tra l’approvazione e l’adozione del piano, fatto grave perché il periodo potrebbe essere lungo e nel frattempo, in assenza di norme di salvaguardia, tutto potrebbe succedere.
Sono state tradotte in osservazioni puntuali, laddove era appropriato, tutti i punti riassunti nella lettera inviata ai consiglieri provinciali, in modo che le norme diventino coerenti con
gli obiettivi.

3. Intervento di Stefano Boato.
1. Anche quelle che sembrano non-scelte del PTCP hanno importanza, e sono esse stesse delle scelte. Le scelte insediative come quella di Veneto City sono delle follie prima di tutto di ordine giuridico/processuale, perché la Provincia non potrebbe avviare un processo di sviluppo insediativo di questo genere.
2. Ci sono due ordini di problemi: quello che nel PTCP c’è (Veneto City, Tessera, ecc.) e non è normato, definito, ma lasciato sostanzialmente ad uno sviluppo casuale e quindi soggetto
ad interessi particolari; e tutto quello che nel PTCP non c’è e dovrebbe esserci, che serve per soddisfare esigenze sociali e infrastrutturali di prima necessità a partire dalla mobilità
e la FSMR.
3. Le osservazioni devono innanzitutto preoccuparsi di essere chiare, dirette, non mistificabili, che vanno al punto e fanno capire esattamente quello che si vuole raggiungere. Non ha importanza in questa fase scriverle in gergo giuridico. Se c’è la volontà politica (come è necessaria) di recepirle ci sarà anche qualcuno nell’ufficio che tradurrà le osservazioni in norme ad hoc.
4. Mancano tutte le norme di salvaguardia ambientale


4. Intervento di Mattia Donadel.
Due tipi di azioni in corso per PTCP:
a) azioni di disturbo; b) azione politica.
In merito ai contenuti del PTCP le osservazioni sono a tre livelli
1. osservazioni generali: sui concetti, gli obiettivi e l’impostazione del Piano
2. osservazionipuntuali sulle norme
3. osservazioni di merito su questioni specifiche locali
Le azioni di disturbo vogliono essere delle azioni che intralciano l’iter di approvazione del piano. L’obiettivo è quello innanzitutto di evidenziare punti deboli e contraddizioni nel
piano stesso, cercando per esempio, sovrapponendo le varie carte tematiche, di trovare incongruenze tra interventi proposti/auspicati e vincoli (idrologici, ambientali, ecc.).
Per il 2 febbraio si sta organizzando, in occasione dell’inaugurazione del passante, un’iniziativa: l’allestimento di un Gazebo dove tutti i cittadini possono essere informati sul PTCP e firmare una o più delle tante osservazioni al PTCP proposte dai comitati, messe su appositi fogli. Tutte i fogli firmati saranno poi portati, da una delegazione dei
comitati, in provincia.
L’avv. Cacciavillani sta lavorando ad alcuni aspetti delle norme, analizzandole soprattutto da un punto di vista giuridico-procedurale, di nuovo per evidenziare difetti, incongruenze
e errori giuridici che potranno essere impugnati in una fase successiva.
Inoltre propongono di inserire all’interno delle osservazioni delle proposte di piano alternative a quelle esistenti. Anziché ‘solo’ tracciare le proposte del piano, fare osservazioni
contenenti delle contro-proposte.
Domande: che peso hanno i vincoli?

5. Intervento di Stefano Boato che risponde alla domanda sui vincoli:
essi si distinguono in assoluti e relativi ovvero subordinati all’approvazione dei enti competenti. Ovviamente questi ultimi potrebbero essere aggirabili, come peraltro accade. Nel senso che l’ente, vedi Genio Civile in materia idrologica, nonostante il vincolo potrebbe consentire comunque l’intervento.

6. Intervento di Armando Danella sulla questione Laguna e Mose.
1. Con le osservazioni si possono e si devono inserire prescrizioni precise perché oggi, a differenza di anni fa, sappiamo come stanno le cose, conosciamo la laguna e le sue problematiche molto bene, anche se le forze politiche hanno e continuano a sottovalutare e non farsi carico di queste cose. Occorre utilizzare gli studi, le competenze e le conoscenze acquisite sulla laguna per inserire nelle osservazioni tutte le prescrizioni necessarie per
tutelare la laguna come ecosistema, mettendo quindi anche in discussione elementi come il turismo, la pesca, la navigazione, etc.
2. Con il progetto Mose inoltre abbiamo un elemento, un dato in più, perché l’ingessatura del Mose trasforma una variabile dipendente, quella dei flussi, in una variabile indipendente perché definita dal Mose attraverso le bocche di porto. Visto che questa variabile ora è data, non è più dipendente da fenomeni naturali ma dall’intervento meccanico, occorre agire
sulle altre variabili per salvaguardare la laguna.
3. Il PTCP da’ per scontato l’iter del Mose, ma le gare d’appalto per le opere tecnologiche non saranno fatte nei tempi previsti e comunque non prima della scadenza delle osservazioni. Quando ci sarà la gara emergeranno per forza, come già evidenziano studi e pareri di alcuni esperti, gli errori e le indicazioni errate contenute nel progetto, che costringeranno la revisione dei progetti tecnici. Questa revisione avrà bisogno di una variante in corso d’opera. Questo riaprirà la discussione circa il funzionamento del Mose stesso e rimette in campo alcuni dati che ora il progetto da’ per scontati. Le osservazioni, possono contenere prescrizioni tali da poter incidere in questo senso? Occorre lavoraci su.

7. Intervento di Dalla Tor. Quartiere Favaro, occorre qualcuno che ci possa dare una mano per capire e colmare vuoti, in quanto vogliamo fare un’assemblea e informare la gente sul quel che accade, in particolare per l’area di Tessera. Ci sono tante questioni, ma
forse occorre partire dai dati/statistiche: qual è il fabbisogno reale che giustifica lo sviluppo- estensione prevista dal PTCP?

8. Intervento di Paolo Cacciari. Scadenze e operatività:
1. Entro il 16 febbraio occorre depositare le osservazioni
2. Questo Gruppo di lavoro può fare da “cassa di risonanza” per tutte le osservazioni fatte dai Comitati. Propone quindi che Venerdì 13 febbraio si organizzi una conferenza stampa, per una presentazione pubblica delle osservazioni, riprendendo le cose più volte dette. Da una parte la critica generale al Piano (la mancanza di una visione e di una strategia ampia coordinata con il Piano Regionale, la povertà culturale e di scelta di fondo che sta dietro, la mancanza di norme di salvaguardia ambientale e la mancanza di volontà di risolvere il problema della mobilità e le esigenze sociali quotidiane. Sostanzialmente riprendendo le questioni scritte da Salzano per la lettera). Dall’altra, oltre a fare degli affondi su stralci specifici del PTCP (es Veneto City), si dovrebbe produrre delle contro-proposte capaci di inserire vincoli a proposte future.
3. Costantini e Dapporto continueranno a lavorare sulle norme ed a inviare le osservazioni in corso.
4. Occorre tenere stretti contatti con comitati, dare supporto alle osservazioni che da loro vengono. Per la provincia orientale facciamo riferimento a Marco Favaro. Per quadrante centrale e sud alcuni rappresentanti dei comitati che sono qui e fanno parte di questo tavolo di lavoro. Occorre recuperare contatti sia a Tessera che con i movimenti legati alla laguna e al Mose (NoMose).
5. Sulla laguna, sottolinea in particolare che si debba riprendere la questione del Parco della laguna, che occorre insistere perché esso venga riconosciuto come tale.

9. Intervento di Cristiano Gasparetto
sottolinea che il lavoro che si sta facendo adesso è importante indipendentemente che queste
osservazioni vengano o meno recepite. Servono per avviare un processo di conoscenza del territorio e di messa a rete di problemi e movimenti e per avviare un più stretto rapporto tra
cittadinanza e istituzioni. Non perdere di vista anche il PAT come detto in apertura.

10. Si sono susseguiti brevi interventi su questioni specifiche, in particolare sul collegamento Chioggia-Mestre e Chioggia-Padova; cosa proporre per la Romea commerciale (messa in sicurezza + adeguamento della Romea esistente)

Prossimo incontro: lunedì 24 gennaio ore 16.30 PUNTUALI perché Cà Badoer chiuse tassativamente alle 19 e quindi non abbiamo molto tempo. La riunione verrà in parte dedicata all’esame del PTCP-Tessera City.

Verbale a cura di Ilaria Boniburini