Traduzioni

4 giugno 2009

Il Forum

FORUM ANTIRAZZISTA DELLA CAMPANIA - INCONTRO DEL 27 MAGGIO
REPORT E ALCUNE PROPOSTE
BOZZA

Premessa

Come deciso tra i temerari che sono riusciti ad arrivare alla fine della riunione di mercoledì (quando si è chiusa erano ormai le 21.00), provo a proporvi questo report nel quale vengono riassunte alcune ipotesi per proseguire il lavoro, sia in termini di configurazione del Forum, sia per quanto attiene alcune possibili proposte di lavoro, che parevano condivise e comuni a molti degli interventi ascoltati il 27.
Come del tutto ovvio, anche vista la gran quantità di interventi (quasi trenta) sicuramente mi dimenticherò particolari e non porrò il giusto accento su alcune cose per cui, oltre a scusarmi in anticipo per tali mancanze, ricordo che questo testo da un lato circolerà solo in forma interna (nella mailing list che si è costruita tra i partecipanti dell’altra sera) e d’altra parte va considerato come “bozza martire”, cioè come testo emendabile, allargabile, censurabile, cestinabile, ecc., ecc.
L’idea è quella di arrivare nel giro di una settimana ad un testo il più condiviso possibile, che possa servire come base di convocazione di un secondo incontro nel quale arrivare alla formalizzazione del forum e dar vita alle sue attività.
Riunione che, secondo quanto provato ad indicare mercoledì sera, dovrebbe essere convocata entro la prima quindicina di giugno. MI prendo la responsabilità di ipotizzare qui due possibili date: martedì 9 giugno o mercoledì 10 giugno, su cui chiederei un primo giro di disponibilità, proponendo inoltre, nell’eventualità di una disponibilità su entrambe di privilegiare quella di martedì 9 giugno.

Report
Prima di tutto va sottolineato che nella quasi totalità degli interventi, se pur con accenti e precisazioni differenti, si è sottolineata l’importanza di riattivare l’esperienza del Forum, come momento utile per mettere a sistema e valorizzare le diverse esperienze dell’antirazzismo campano. Da questo punto di vista si è anche affermato:
  • sul nome c’è stata una proposta: “forum antirazzista e per la convivenza paritaria”, al fine di sottolineare non solo la lotta contro ogni forma di razzismo e xenofobia ma anche una spinta propositiva. Cosa che per altro, al di là del nome proposto, racconta meglio le nostre esperienze, che in questi anni si sono caratterizzate non solo per il “contrasto a” ma anche per la capacita di “fare e sperimentare per”;
  • sulle modalità di adesione: in diversi interventi è stato proposto di consentire sia l’adesione individuale sia quella di soggetti collettivi (associazioni, sindacati, cooperative, comunità straniere, ecc.), al fine di permettere una più ampia e più libera partecipazione, evitando di ingabbiarsi nelle “estenuanti compatibilità” che spesso le reti solo tra enti impongono;
  • sulla struttura: tutti hanno sottolineato l’importanza di darsi una struttura leggera, ma allo stesso tempo non “volatile”: cioè si è affermato che il forum dovrà essere un soggetto al quale si aderisce formalmente (dal quale, qualcuno ha detto “non si può entrare ed uscire a seconda delle occasioni e delle utilità), sulla base della condivisione di una piattaforma di intenti e sulla disponibilità ad assumersi responsabilità
  • unità: unità si ma non a costo dell’immobilismo o della non chiarezza delle posizioni. Stare insieme è importante ma non è sufficiente. Anzi se non vi è chiarezza si rischia di depotenziare e ostacolare il movimento. Alcuni hanno proposto già primi contenuti e istanze di base su cui basare l’adesione al forum: no al pacchetto sicurezza e ai respingimenti – proposta di dichiarare la propria “disobbedienza” se tali norme dovessero passare – l’impegno alla denuncia anche a livello locale e anche quando norme o atteggiamenti discriminanti arrivano da politici o amministrazioni in teoria più vicine.

Sul piano delle proposte e dei possibili terreni di intervento su cui impegnare il forum si sono espresse più esigenze ma si può affermare che alla fine sono state fatte alcune proposte diffusamente condivise e specificatamente:
  1. l’apertura di tavoli con gli enti pubblici ma soprattutto con la Regione per: introduzione di norme e direttive locali che possano a livello locale depotenziare le ricadute negative delle politiche razziste a livello nazionale (vedi esperienza della Regione Toscana); assunzione di atti formali e preventivi dove le istituzioni locali dichiarino la loro indisponibilità ad accettare sul loro territorio “Centri di identificazione ed espulsione”; nello specifico della Regione arrivare ad una rapida approvazione delle due leggi regionali sui migranti e sui rom che da anni giacciono nelle stanze delle diverse commissioni;
  2. utilizzare il forum anche come “osservatorio sulle discriminazioni” e come luogo di riflessione e ridefinizione di linguaggi e strumenti capaci da un lato di intervenire sul piano culturale e sull’approfondimento e l’analisi delle nuove caratteristiche dei flussi migratori, d’altra parte sulla capacità di comunicare con le persone e le comunità locali, sempre più coinvolte in logiche discriminanti e securitarie
  3. organizzare per settembre a Castelvolturno, in occasione del 25 anniversario della morte di Jerry Masslo un momento regionale di iniziative e mobilitazione di tutto il movimento antirazzista campano (proposta fatta dall’Arci Regionale ma subito raccolta positivamente anche in altri interventi).

Mi pare che se pur in sintesi e in modo schematico queste siano le principali indicazioni emerse dalla riunione di mercoledì scorso.
Sono disponibile a raccogliere indicazioni, modifiche aggiunte e commenti e a curare un lavoro di sintesi che alla fine consenta di arrivare ad un documento concretamente condiviso

Napoli, 29 maggio 2009

Grazie per l’attenzione
Andrea Morniroli

p.s – indirizzo mail a cui mandare i suggerimenti
andreamorniroli@libero.it