Traduzioni

4 marzo 2009

Grazie alla vita a modo mio

GRAZIE ALLA VITA, A MODO MIO

Se mai esiste una caratteristica che mi contraddistingue e' quella
di non rinnegare niente di cio' che ho fatto nella vita.
Attenzione: non sono contenta di tutto, no, e, se mi fosse dato di
riviverla, questa vita, vorrei cambiare alcune cose. O meglio, in
sostanza, vorrei vivere con un'attenzione piu' vigile per
accorgermi in tempo, per esempio, che a volte la famosa "strada
stretta" di cui parla l'Evangelo (e che esiste per davvero)
puo' essere … un'autostrada, e che, a volte,
l'errore in agguato e' quello di pensare: "Ma e'
troppo facile!". Il resto -l'apertura alle situazioni e alle
persone, con il giusto rispetto e la necessaria passione e tenerezza-
verrebbe da se'. Come da se', prendendo un sentiero aspro e
tortuoso, che spesso riconduceva sempre allo stesso punto, si e'
creata una sorta di rintronamento che, in certe occasioni, mi ha
portato a scambiare l'affermazione di me con la generosita'
dell'impegno o l'intestardimento con la necessita'. Con
tutto cio', non rinnego niente di cio' che ho fatto (e che mi hanno fatto). Non
solo, ma guardo alla vita che ho vissuto, e che e' gia'
abbastanza lunga, con estrema gratitudine perche', davvero, come
dice una canzone famosa, "mi ha dato tanto". E in questo
"tanto", mi piace sottolinearlo di nuovo, e' compreso
tutto, ma proprio tutto cio' che e' stato, anche le cose
(fatte o ricevute) che riconosco sgradevoli, talora perfino
vergognose, perche', se oggi posso vivere finalmente con
consapevolezza, lo devo anche a queste esperienze, anche agli errori
commessi.
E' cosi' che oggi, con questa nuova coscienza di me, che e'
cominciata timidamente una ventina d'anni fa, posso ascoltare con
gioiosa partecipazione Joan Baez che canta Gracias a la vida, la
canzone della poeta e musicista cilena Violeta Parra. Oltre tutto,
riconoscere che la vita finora mi ha dato tanto -compreso il pianto,
s'intende- mi regala fiducia per l'oggi e il domani,
includendo nel domani (e perche' no nell'oggi?)
l'orizzonte ineludibile della mia stessa morte che sento parte
integrante della vita.
Nella canzone Gracias a la vida, che si compone di sei strofe, mi
piacciono in particolare la quarta che descrive l'andare, il
camminare, inteso in senso reale e metaforico; in traduzione italiana
dice: "Grazie alla vita/che mi ha dato tanto/mi ha dato la
marcia/dei miei piedi stanchi,/con loro andai/per citta' e
pozzanghere,/spiagge e deserti,/montagne e piani/…", e
l'ultima che canta: "Grazie alla vita/che mi ha dato
tanto,/mi ha dato il riso/e mi ha dato il pianto,/cosi'
distinguo/gioia e dolore/i due materiali/che formano il mio canto/e il
canto degli altri/che e' lo stesso canto/e il canto di tutti/che
e' il mio proprio canto". Si', perche' anch'io
sono certa che, al di la' di tutte le presunte differenze, su cui
si basano i conflitti di ogni genere ed estensione, in realta',
tutte le persone del mondo sono composte, come ben si vede, della
stessa materia, la stessa carne e lo stesso sangue, gli stessi
sentimenti, le stesse emozioni. Purtroppo, questo fatto sconta
la sorte di tutte le cose evidenti, come ebbe a insegnare Edgar Allan
Poe nella sua "Lettera rubata"; sono talmente sotto gli
occhi di tutti che quasi nessuno le nota. Chissa' perche' il
nostro esimio cervello funziona in tale stupidissima maniera.

Esiste anche una seconda canzone, A modo mio (interpretata da Patty
Pravo), in cui mi riconosco abbastanza. Pure io posso dire, infatti:
"ho avuto, non ho avuto, tutto perfetto, tutto
sbagliato./Pero' io sono io, a modo mio./E anche se ho pianto un
po', quell'esperienza mi ha fatto bene". Un altro
passaggio che parla di "bocconi amari" che pero' sono
stati sputati fuori, rivela invece un'esperienza diversa dalla
mia. I miei bocconi amari per tanto tempo ho fatto vista che non
fossero tali, e da quando ho preso atto che, in realta',
c'erano cose che non avevo digerito da anni e mi pesavano quindi
sullo stomaco (e non parlo solo in senso metaforico), beh, devo dire
che, in parte, esse sono ancora oggetto di una faticosa digestione e
metabolizzazione. Ma sento che ce la faro'. Yes, I can!

Gracias a la vida e A modo mio sono due canzoni che hanno anche altri
punti in comune oltre a quello di piacermi. Sono infatti nate ambedue
alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso, nel 1966 Gracias a la
vida, e nel 1967 la canzone francese originale,Comme d'habitude,
scritta da Claude François, che subito dopo, in America,
divento', a opera di Paul Anka, My Way che fu un grande successo
di Frank Sinatra, per poi passare in Italia col titolo che conosciamo
(A modo mio). Ma c'e' un interessante pero', che offre il
secondo punto in comune delle due canzoni: il testo americano di
questa seconda canzone non e' ne' una traduzione ne' un
adattamento di quello francese; dai dispiaceri d'amore narrati in
Comme d'habitude si passa a uno sguardo d'insieme sulla vita,
come puo' darlo solo una persona che ha vissuto abbastanza a lungo
(e del resto Frank Sinatra, pur restando per anni una leggenda
vivente, nel 1969 aveva gia' 54 anni). Lo stesso sguardo sulla
vita vissuta ch
e offre Gracias a la vida che e' l'ultimo disco registrato da
Violeta Parra, anche lei sul confine dei 50 anni, la quale, colpita da
una forte depressione, si suicidera' il 5 febbraio 1967. E la
serenita' di questa canzone in cosi' stretta prossimita'
della morte dell'autrice non deve stupire; gia' in questa
noterelle mi sono occupata di un altro testamento che contiene un inno
alla vita, e precisamente "Forse la mia ultima lettera a
Mehmet" del poeta turco Nazim Hikmet (15.6.2004:
http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php?id=85514 ).

Prima di concludere fornendo i link ad alcuni video, in cui si possono
ascoltare le due canzoni citate, desidero mettere a fuoco uno degli
ambiti concreti della mia riconoscenza alla vita, che riguarda proprio
queste noterelle che vado scrivendo dal novembre 2000. Infatti, poter
usufruire di questa possibilita' di comunicazione e' per me un
fatto oltremodo importante, perche' mi spinge a scegliere fra le
mie idee e a convogliare l'impegno per delimitare e approfondire
con oggettivita' il relativo argomento, fornendo a chi legge (ma
prima di tutto a me stessa) informazioni corrette e controllabili. Per
me questo e' importante, perche' di natura mi riconosco
piuttosto caotica e dispersiva, un contesto nel quale la capacita'
intuitiva, che pure sento di avere, mi porterebbe a essere
superficiale. Ma tutto cio' non mi piace, perche' vi sento in
agguato il pericolo del pre-giudizio, il che cozza fortemente con il
mio senso della giustizia e dell'onesta'. E grazie, dunque,
alla vit
a, che mi ha dato anche "La pulce nell'orecchio" che mi
obbliga a essere una ricercatrice attenta e rigorosa.

LINK utili:
Per ascoltare A modo mio:
http://www.youtube.com/watch?v=jPqsFfnUKR8 (canta Patty Pravo al Piper
nel 1997)
http://www.youtube.com/watch?v=Wl95eDA_uR4 (My Way, canta Frank Sinatra
nel 1974)
http://www.youtube.com/watch?v=bMoY5rNBjwk (canta Claude
François col testo originale francese, Comme
d'habitude).

Testo della canzone in francese e sua storia:
http://it.wikipedia.org/wiki/My_Way (storia di May Way)
http://www.lexilogos.com/claude_francois/my_way.htm (testo originale
con traduzione in tre lingue e storia della canzone in francese)


Per ascoltare Gracias a la vida:
http://www.youtube.com/watch?v=UW3IgDs-NnA (Canta Violeta Parra)
http://www.youtube.com/watch?v=cTZSmuiIHPs (cantano Mercedes Sosa e una
ancor giovane Joan Baez)
http://www.youtube.com/watch?v=U3EVb58onO8&feature=related (canta
una Joan Baez coi capelli bianchi)
http://www.youtube.com/watch?v=lhGgiyPqlRk (canta Gabriella Ferri con
testo in italiano -versione breve).
http://www.youtube.com/watch?v=9F2mXzQB5YY&NR=1 (canta Gabriella
Ferri in italiano)

Testo della canzone con traduzione a fronte:
http://digilander.libero.it/MrUlisse/gracias_a_la_vida.htm
Su Violeta Parra: http://it.wikipedia.org/wiki/Violeta_Parra


(a cura di Annapaola Laldi)